Oggi sono circa 400 le Pmi italiane che redigono il bilancio di sostenibilità, nell’arco di 12-18 mesi – complice la nuova normativa – diventeranno almeno 6.000. Per queste aziende si tratta di una sorta di rivoluzione copernicana che va affrontata con i giusti strumenti. E’ questo il messaggio che è stato lanciato nel corso del convegno organizzato da Banca Generali Private “L’industria pratese e il bilancio di sostenibilità: impegno per un futuro più sostenibile” a Prato, nel corso del quale è stato trasmesso il docufilm “Time To Change” realizzato dalla banca private insieme al fotografo Stefano Guindani per sensibilizzare gli stakeholders sui temi Esg.
“Il filone della sostenibilità è oggi giorno un tema centrale nella strategia di crescita di medio-lungo periodo per le Pmi, particolarmente sentito in Toscana visto l’elevato numero di piccole e medie imprese e la forte tradizione di attenzione alle tematiche green”, commenta Maria Ameli, Head of Corporate Real estate e Art Advisory di Banca Generali. “E il focus esclusivamente sulla componente finanziaria e di business in sede di valutazione aziendale e di predisposizione di piani di crescita è oggi ritenuto un paradigma superato”.

Esistono, infatti, almeno tre ragioni che spingono le imprese verso l’approccio strutturato a percorsi di sostenibilità: razionale di business (difesa del posizionamento lungo la supply chain ed efficace comunicazione a tutti gli stakeholder), razionale finanziario (capacità di attrarre risorse di finanza sostenibile e finanza agevolata) e razionale normativo (adeguamento alla direttiva europea sulla rendicontazione di sostenibilità CSRD).
Filippo Ravone, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Prato e Fabia Romagnoli, vice-presidente di Confindustria Toscana Nord con delega alla sostenibilità hanno fatto il punto sull’industria pratese e sulle esigenze dimostrate dalle Pmi del territorio. Così come il sindaco di Prato Matteo Biffoni, e i manager Mattia Marconi (Executive Partner Senior Partner Network di Banca Generali) e Francesco Guidi (area manager Toscana di Banca Generali).

“In Banca Generali, attraverso i servizi di Corporate Advisory, supportiamo le imprese ad intraprendere percorsi di sostenibilità che generino valore nel medio-lungo periodo; non si tratta esclusivamente di ottenere delle mere certificazioni, bensì di accompagnare i nostri clienti imprenditori in percorsi di ampio respiro che consentano di definire un solido posizionamento nei confronti di tutti gli stakeholders”, ha concluso Ameli.

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