Il Pd torna ad essere il primo partito a Prato dopo il sorpasso subito cinque anni fa dalla Lega, ma Fratelli d’Italia fa un balzo incredibile e arriva ad un’incollatura di distanza dai Dem. Crolla la Lega, in calo il Movimento 5 Stelle, mentre Forza Italia tiene e Avs fa registrare un buon risultato. Sono questi, in estrema sintesi, i responsi del voto Europeo dopo la lunga notte degli scrutini e mentre cresce l’attesa per lo spoglio delle Comunali che inizierà alle 14.
Il Pd, dunque, è il primo partito sia nel capoluogo (32,4%) sia a livello provinciale (32,18%) ma Fratelli d’Italia non è lontano e, trascinato dalla capolista Meloni (la più votata in provincia con oltre 7.500 preferenze, la Schlein ne ha ottenute 2.000) fa segnare il 30,83% a Prato e il 31.22% in tutta la provincia. In ben tre comuni, poi, FdI conquista il primato di voti: a Poggio a Caiano, a Carmignano (in entrambi non si votava per il sindaco) e, un po’ a sorpresa, anche a Vaiano, dove invece la competizione amministrativa vede in campo ben quattro candidati. Il risultato delle urne europee polarizza sempre più il voto pratese se si considera che anche rispetto alle politiche del 2022 sia Pd sia FdI incrementano la loro percentuale.
I RISULTATI IN PROVINCIA DEL VOTO ALLE EUROPEE
I RISULTATI NEL COMUNE DI PRATO DEL VOTO ALLE EUROPEE
Volendo traslare i risultati delle Europee sulle Comunali, a Prato abbiamo la coalizione di centrosinistra a sostegno di Ilaria Bugetti che parte in leggero vantaggio con il 45.71% raccolto dai partiti che la sostengono, ma quella di centrodestra che appoggia Gianni Cenni non è lontana, avendo raccolto il 43.49% dei consensi. Un discorso – e numeri – da prendere con le molle, anche memori di quanto successe nel 2019 quando il centrosinistra con Biffoni capovolse clamorosamente il risultato delle Europee facendo il controsorpasso sul centrodestra che aveva Spada candidato sindaco. Anche perché nel voto delle Comunali entrano in gioco le liste civiche, non presenti nella consultazione europea, e anche le dinamiche che portano al voto dei singoli partiti e candidati sono ben diverse.
Di sicuro il quadro che emerge dal voto per l’Ue conferma la forte polarizzazione intorno ai due candidati principali Bugetti e Cenni, con il poker di altri contendenti destinati a recitare un ruolo di comparse. Alle Europee hanno infatti raccolto ben poco sia le forze di sinistra-sinistra sia quelle centriste.
Se andiamo a vedere i voti dati ai singoli candidati, stravince, come detto, Giorgia Meloni che in provincia di Prato ha raccolto 7.573 voti di preferenza, staccando nettamente Elly Schlein che ne ha 2.032 e nella lista del Pd viene sorpassata anche da Dario Nardella con 2.368. Il generale Roberto Vannacci, nella Lega, ottiene 2.072 voti personali mentre Matteo Renzi nella lista Stati Uniti d’Europa ne ha 1.681. Il candidato pratese, il sottosegretario Giorgio Silli, raccoglie 1.353 preferenza nella lista Forza Italia.
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