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Aldo Milone si presenterà alle prossime elezioni comunali pratesi. Lo farà con la sua lista civica Prato libera e sicura ma è disponibile anche a ricoprire la candidatura a sindaco di tutto il centrodestra. Se non verrà trovato un nome che metta tutti d'accordo (che sia lui o un altro) o anche se i livelli locali dovranno subire scelte che arrivano da Firenze o da Roma, correrà da solo: "L'ho già fatto in passato – afferma – non mi spaventa".
Milone ha deciso di scoprire le carte alla vigilia del decimo compleanno di Prato libera e sicura, la lista civica da lui fondata all'indomani della sua uscita dal Pd e dalla Giunta Romagnoli. Quella lista che alle elezioni del 2009 gli è valsa la nomina a assessore alla sicurezza nella giunta di centrodestra guidata da Roberto Cenni grazie al 2,7% dei voti, e alle elezioni del 2014 un posto da consigliere comunale d'opposizione che ricopre tuttora.
"Sono molto fiero e orgoglioso di questo gruppo. Penso che in Italia non esista un'esperienza civica con una tale longevità e pronta a presentarsi per la terza volta alla competizione elettorale .- afferma Milone – Tra l'altro siamo gli unici che tra le amministrative 2009 e quelle del 2014 hanno migliorato il risultato ottenendo un punto percentuale in più. Il 19 gennaio festeggeremo il traguardo dei 10 anni e lanceremo la campagna elettorale. Sarà anche l'occasione per riaprire il tesseramento".
63 anni, sposato e padre di due figli, ex vicequestore e ora dirigente del ministero dell'economia e delle finanze, Milone ha un passato nel Partito popolare italiano, nella Margherita e nel Pd. E' stato tra i primi a Prato a mettere al centro del dibattito la questione sicurezza e a intuire la portata del fenomeno cinese con le sue luci e le sue ombre. Un pallino che soprattutto ai tempi dell'assessorato alla sicurezza, compreso l'incarico nella Giunta Romagnoli, gli è valso l'appellativo di "sceriffo". "Ne vado fiero e posso dire che avevo ragione su tutto. – spiega Milone – Ora che tutti si riempono la bocca di lotta all'illegalità economica provo rabbia perchè per anni sono stati zitti e anzi mi hanno attaccato pesantemente. Per me resta una battaglia prioritaria. Chi ci accusa di essere monotematici però sbaglia perchè ci siamo occupati anche di altri importanti temi cari alla città come l'inadeguatezza del nuovo ospedale e il no al nuovo aeroporto di Firenze". Ed ecco l'elenco delle attività realizzate da Prato libera e sicura in questi 10 anni. Si va dalla cena con oltre 500 partecipanti in via Pistoiese del giugno 2011 a cui è seguita la pulizia dei muri imbrattati dai tazebao, ai tantissimi e ironici flash mob che hanno preso di mira soprattutto il governatore toscano Enrico Rossi per ospedale, questione rom e polo oncologico.
E.B.
Edizioni locali: Prato