Aspiranti candidati una valanga, posti a disposizione pochi, certezze ancora meno. A due mesi dalle elezioni politiche del 25 settembre il quadro è più complesso che mai e la competizione per strappare un posto al sole è agguerritissima a causa del taglio del numero dei parlamentari (in Toscana da 57 a 36) e della conseguente ridefinizione dei collegi con territori molto più ampi e quindi meno controllabili e prevedibili. I candidati più forti politicamente hanno l’uscita di sicurezza del proporzionale (listino bloccato o plurinominale), ma per gli altri niente è scontato. Il risiko delle candidature dipende anche dalle alleanze che questa legge elettorale favorisce ma che ancora non sono ben delineate. Il tempo stringe e le liste devono essere presentate il 21 e il 22 agosto.
In attesa di un quadro più stabile, vediamo quale è la situazione pratese. Intanto i nuovi collegi uninominali. Per il Senato il territorio più che raddoppia rispetto alla precedente tornata: a Prato e Pistoia si aggiungono buona parte di Lucca e Massa Carrara. Il collegio è U03 perché appunto è il terzo dei quattro in cui è suddivisa la Toscana. Per la Camera sono, invece nove e Prato dovrà fare i conti anche con Pistoia e con il Mugello.
Nel centrosinistra si attendono la direzione nazionale del Pd di stamani, 26 luglio, e il via alla campagna elettorale che domani il segretario Enrico Letta darà da San Miniato per capire qualcosa di più sui criteri da adottare per arrivare ai nomi da presentare nei collegi, alleanze permettendo.
Stamani, 26 luglio, via social, così come il collega Dario Nardella, il sindaco Matteo Biffoni ha smentito la voce che lo vedeva in pole per la candidatura alla Camera: "Amo la mia città e voglio rimanere a fare il sindaco. Sono sempre stato a disposizione della mia comunità e ringrazio i tanti che anche in questi giorni mi hanno chiamato, scritto, incontrato dimostrandomi ancora una volta fiducia e stima. Non ho nessuna intenzione di candidarmi in Parlamento: non me la sento di lasciare la città ora perchè ho un impegno con la mia con la mia comunità e molto ancora da fare…e perchè ho un impegno con la mia comunità e perchè questo è il mestiere più appassionante che io possa svolgere". Una decisione su cui ha pesato il commissariamento del Comune che sarebbe scattato con le sue dimissioni che in teoria devono essere presentate entro giovedì prossimo (7 giorni successivi al decreto di scioglimento delle Camere), seppur questa norma è da tempo ignorata. L'unico che potrebbe far cambiare idea a Biffoni è il segretario nazionale Enrico Letta "chiamando alle armi" tutti i sindaci Pd.
Per la Camera sono circolati anche i nomi del presidente della Provincia e sindaco di Poggio Francesco Puggelli (sotto i 15mila abitanti non è necessario dimettersi) e dell’assessore comunale Benedetta Squittieri, ma il primo ha poca sponda mentre il destino della seconda dipende da cosa accadrà al collegio del Senato. Se, come sembra, sarà candidata la pistoiese Caterina Bini, sottosegretaria uscente, il cammino sarà tutto in salita perché entrambe appartengono alla stessa corrente, area dem. Il suo nome però potrebbe essere inserito nel listino proporzionale dove è necessaria l’alternanza uomo-donna. Sull’uninominale c’è un’altra donna che si sta muovendo per arrivare alla candidatura, è la consigliera regionale Ilaria Bugetti di area zingarettiana (che però smentisce). In caso di elezione, lascerebbe il suo scranno al primo dei non eletti, Nicola Ciolini che nel frattempo è diventato presidente di Alia Servizi ambientali e sta giocando un ruolo strategico per la nascita della multiutility. Potrebbe quindi rinunciare aprendo la strada a Marco Martini, attuale tesoriere del Pd pratese.
Si fa il nome di Bugetti anche per il rimpasto di giunta regionale che Giani dovrà compiere dopo la candidatura di alcuni suoi attuali assessori, ma lei non sembra interessata.
Così come sembra non essere interessato dal valzer dei nomi in corso, il segretario provinciale Marco Biagioni che lancia per domani pomeriggio, 27 luglio, alle 18 a palazzo Buonamici, un’Agorà dedicata al mondo della scuola e della formazione come seconda tappa di un percorso iniziato a giugno al Magnolfi nuovo. “Ci apprestiamo a fare un lavoro di sintesi da portare all’attenzione del Pd nazionale che, proprio in queste ore, sta lavorando al programma elettorale – spiega la coordinatrice dei tavoli e membro della segreteria provinciale dei democratici, Sandra Bolognesi – Tutto il confronto si è basato fin dall’inizio sull’idea di dare priorità ai bisogni di bambini, ragazzi, giovani e sull’esigenza di non limitarsi alle analisi, ma tentare di elaborare proposte e provare ad immaginare come dovrebbe essere articolata la scuola, per essere adeguata alle problematiche di oggi e per rispondere alla dispersione e all’emergenza educativa”. All’incontro di mercoledì 27 luglio parteciperanno on-line anche Manuela Ghizzoni (responsabile scuola della segreteria nazionale del Pd) e Stefania Clio (responsabile scuola del Pd Toscana). “C'è un mondo di giovani, donne, lavoratori e studenti che sognano un futuro democratico, sociale ed ecologista, in cui tutti abbiano la pari opportunità di vivere secondo quelle che sono le proprie aspirazioni e la propria identità, con un reddito adeguato e la garanzia di una casa – aggiunge il segretario del Pd Marco Biagioni in merito al programma che il Pd sta preparando in vista delle elezioni di settembre – Devono essere loro i nostri primi alleati, per costruire un programma coraggioso e radicale che parta dalle esperienze dei territori. Oggi il Pd è chiamato a fare questo. Prato farà la sua parte”. Se il collegio pratese-pistoiese e mugellese fosse considerato sicuro dal partito, potrebbe essere paracaduto qui anche un nome nazionale, proprio o di alleati. Esattamente come è successo nel 2018 con Benedetto Della Vedova, poi sconfitto da Silli. Nessuno del Pd pratese si oppose alla decisione nazionale.
Nel centrodestra la competizione è ancora più serrata perché c’è aria di vittoria e il vento in poppa ce l’ha Fratelli d’Italia. I parlamentari uscenti Giovanni Donzelli e Patrizio La Pietra, pratese il primo e eletto nel collegio pratese-pistoiese del Senato il secondo, dovrebbero trovare un buon posto nel listino bloccato. Per l’uninominale alla Camera la guerra è tra due correnti opposte, la giovane dirigente nazionale Chiara La Porta da una parte e il vicecoordinatore provinciale vicario Gianni Cenni dall’altra, ma si fa anche il nome del capogruppo in consiglio comunale, Claudio Belgiorno, vicino a Cenni. C’è però da sciogliere il nodo dell’onorevole uscente Erica Mazzetti di Forza Italia per la quale si potrebbe aprire la strada del listino bloccato dove si trovava alla scorsa tornata (l’uninominale era dell’ex collega di partito Giorgio Silli). Dalla sua parte si schierano Francesco Cappelli, coordinatore di Prato, Rita Pieri, coordinatrice Toscana Azzurro Donna e Marianna Baldi coordinatrice provinciale Prato Azzurro Donna: “L’impegno continuativo per il territorio, la disponibilità ad ascoltare le necessità e i problemi del tessuto economico e sociale, non solo di Prato ma di tutta la Toscana, portandoli con senso pratico nelle Istituzioni, e, soprattutto, la coerenza nella scelta di Forza Italia, perché è rimasta al nostro fianco sempre, soprattutto nei momenti di difficoltà, quando altri sono usciti raccogliendo magre consolazioni, ci spingono ad apprezzare le parole di chiarezza dell’onorevole Erica Mazzetti. Quando molti ancora pensano al proprio interesse particolare, è importante leggere le affermazioni chiare e incontrovertibili di un onorevole che si mette a disposizione del partito e non viceversa. Grazie per aver portato Prato e la Toscana a Roma, siamo con te". In casa Lega si fa il nome di Daniele Spada, già candidato a sindaco nel 2019 e alle scorse regionali. Potrebbe trovare posto nel listino proporzionale. Il collegio uninominale del Senato invece dovrebbe essere appannaggio del senatore Massimo Mallegni di Forza Italia che ha nella zona nord della Toscana la sua roccaforte oltre a essere considerato un candidato forte che come tale può trainare verso l’alto il risultato.
Quanto all’onorevole uscente Giorgio Silli di Italia al centro, vincitore nel collegio uninominale alla Camera nel 2018 per il centrodestra, il suo destino appare più legato alle dinamiche nazionali che locali essendo braccio destro di Giovanni Toti. Molto dipenderà da quale alleanza sceglierà.
Verso il voto, Biffoni ufficializza il no alla candidatura: “Resto a fare il sindaco”
Il primocittadino con un post su Facebook ha messo fine alle voci sul suo conto. Intanto la partita per i due collegi che riguardano Prato sta animando sia il centrosinistra sia il centrodestra con tanti nomi papabili
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(e.b.)