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L'energia pulita in fabbrica, la riqualificazione urbana, l'alta formazione, il sostegno alle imprese che investono, le mobilità sostenibile, la cultura. Appartengono a tanti e diversi ambiti i progetti realizzati a Prato grazie ai fondi europei. Il punto sugli interventi finanziati in questi anni sul territorio è stato fatto oggi dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.
Prima la visita alla storica tintoria Fratelli Ciampolini di Galciana e alla tessitura Manteco di Montemurlo per gli investimenti effettuati su risparmio energetico ed economia circolare, poi la tappa al Macrolotto Zero dove la sfida è riqualificare questo quartiere degradato ad alta presenza cinese, attraverso una medialibrary, uno spazio coworking e un mercato coperto realizzati dentro due ex fabbriche.
A seguire un salto al Pin per i laboratori di ricerca e uno al Buzzi per l'alternanza scuola-lavoro. Infine il Centro per l'arte contemporanea Pecci, ampliato e rinato grazie anche a 2,4 milioni di euro provenienti dai fondi europei e contributi pubblici.
"Vale con la quota statale e regionale lo 0,5 per cento del Pil della Toscana – sottolinea il presidente Rossi – e con le risorse che aggiungono privati e istituzioni muove un punto e mezzo di Pil".
Numeri alla mano l'effetto moltiplicatore è evidente. Complessivamente per il periodo che va dal 2007 al 2013 la Regione ha distribuito in provincia di Prato contributi del Fondo europeo per lo sviluppo regionale per oltre 68 milioni. Queste risorse hanno permesso investimenti per più di 114 milioni distribuiti su 621 progetti. Il Fondo sociale europeo, che non finanzia infrastrutture ma politiche per le persone, ha portato nel pratese contributi per 31 milioni in 2.247 diversi interventi.
Numeri alla mano l'effetto moltiplicatore è evidente. Complessivamente per il periodo che va dal 2007 al 2013 la Regione ha distribuito in provincia di Prato contributi del Fondo europeo per lo sviluppo regionale per oltre 68 milioni. Queste risorse hanno permesso investimenti per più di 114 milioni distribuiti su 621 progetti. Il Fondo sociale europeo, che non finanzia infrastrutture ma politiche per le persone, ha portato nel pratese contributi per 31 milioni in 2.247 diversi interventi.
La programmazione 2014-2020 è ancora in corso: rimangono due anni per concludere il settennato e cinque per spendere le risorse. Grazie al Fondo di sviluppo regionale, sono stati sostenuti 290 progetti per 28 milioni e 192 mila euro di contributi che hanno reso possibile investimenti per oltre 59 milioni. Con il Fondo Sociale europeo, sono stati finanziati 1.084 interventi per oltre 16 milioni. Per l'agricoltura (fondi Feasr) sono stati concessi contributi per 7 milioni e 883 mila euro. Hanno interessato 87 progetti, permettendo alla fine oltre 22 milioni di investimento.
"Grazie all'Europa – racconta Rossi – si possono realizzare tante iniziative di qualità: far rinascere quartieri che siano occasione anche di sviluppo, investire in cultura, sostenere l'innovazione delle aziende. Certo servono istituzioni attente ed imprese pronte ad investire ed approfittare dei contributi messi a disposizione, ma in Toscana l'abbiamo saputo fare, tant'è che abbiamo speso anche le risorse che altri non hanno saputo utilizzare, aggiungendo poi ulteriori fondi regionali".