Esplode lo scontro all'interno di Italia Viva Prato. Donatella Colao e Salvatore Conte, ossia i due rappresentanti della mozione uscita sconfitta dal congresso di ottobre, Centro riformista Iv Prato, nell'organismo provinciale, hanno deciso di lasciare questo ruolo in aperto dissenso con il metodo seguito dalla presidente pratese, Veronica Versace Scopelliti, per guidare il partito in questa fase delicatissima in cui si decidono mosse e alleanze per le amministrative 2024.
Dito puntato in particolare sul mancato coinvolgimento del gruppo in scelte importanti quali quella di tentare di ricompattare il terzo polo. La decisione è stata presa il 9 gennaio e comunicata pubblicamente oggi attraverso una nota stampa. Nota in cui si definiscono le decisioni di Scopelliti “legittime ma allo stesso tempo prese in maniera del tutto autarchica”. Nel rinnovare “piena fiducia nelle linee politiche del presidente nazionale Matteo Renzi e la piena
adesione al partito” Coalo e Conte ribadiscono la necessità di condividere le scelte: “nessuno sa mai infatti cosa il “gruppo di potere” decide, informati sempre a decisioni già assunte. Se dunque relegati al ruolo di comparse, evitiamo di togliere tempo alle nostre famiglie ed ai nostri interessi e proviamo a rinvigorire il partito con azioni politiche esterne allo stesso. Il vano confronto di questi mesi, anche dopo i gravi errori in occasione del congresso comunale, il continuo procedere senza alcun concreto coinvolgimento dei consiglieri di minoranza e senza alcun vero confronto politico nelle sedi ufficiali del partito, in particolare attraverso l’assemblea degli iscritti, crediamo rappresenti un fallimento e un grave errore di conduzione politica e di rispetto verso tutti gli iscritti e simpatizzanti, anche per le stesse norme del nuovo statuto”.
Da sempre più vicino al Pd, il gruppo ribadisce la propria impostazione: “Siamo pienamente impegnati a sostenere l’azione dell’assessore Sbolgi e le attività amministrative della Giunta Biffoni – proseguono Colao e Conte – continueranno a produrre autonome azioni e attività programmatiche nel solco delle politiche riformiste del partito, auspicando di ravvivare il confronto anche con altre forze politiche riformiste e progressiste, per elaborare, con pazienza e serietà ed in modo condiviso programmi amministrativi per la nostra città. Tutto questo dovrà essere fatto mettendo al centro idee progettuali rispetto alla visione di Prato e non basarci sulla ricerca spasmodica di un candidato sindaco, chiusi nelle segrete stanze ed individuato da una persona o tuttalpiù da un gruppo ristrettissimo”.
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