Si è incatenato alle inferriate che ancora chiudono il sottopasso di via Ciulli per denunciare come “anche l’ennesima promessa sulla riapertura del sottopasso di via Ciulli fatta dal sindaco Matteo Biffoni si è rivelata una bugia”. Protagonista del clamoroso gesto, fatto stamani 31 maggio, è Pasquale Petrella, candidato al consiglio comunale per la lista Prato Merita sostenuta da Azione, Italia Viva, Libdem e Psi.
“Il 6 febbraio scorso – dice Petrella – dopo essersi fatto fotografare durante un sopralluogo nel tunnel del sottopasso, il sindaco aveva scritto sul proprio profilo Facebook che entro maggio lo avrebbe riaperto. Senza dimenticare che a maggio 2022, in occasione del dissequestro da parte della magistratura, si era improvvidamente lasciato andare alla promessa di riaprirlo entro l’inizio dell’anno scolastico 2022-23. Promesse su promesse ma a oggi il sottopasso di via Ciulli dove morirono annegate tre donne nella notte fra il 4 e 5 ottobre del 2010, è ancora chiuso. Quasi quattordici anni con questa parte della città fra Narnali, Galciana, Viaccia e Maliseti ostaggio di questo snodo fondamentale che purtroppo non viene riattivato con grandi danni economici e ambientali per le attività artigianali, attività economiche e per i residenti”.
Accanto a Petrella è intervenuto il candidato sindaco Mario Daneri che ha incontrato anche alcuni commercianti e residenti della zona.
“A poche decine di metri dal sottopasso, verso Galciana, c’è il nuovo ospedale – prosegue Petrella – che le ambulanze, in caso di soccorso a persone nelle aree di Narnali, Viaccia e Maliseti, potrebbero raggiungere in pochi secondi se il sottopasso fosse aperto, e invece da quattordici anni sono costrette a fare il giro fino al ponte Valli e poi tornare indietro lungo via Scarlatti per poter raggiungere il Santo Stefano: quasi un chilometro e mezzo anziché 30 metri. Una situazione non più sostenibile e incomprensibile visto che i lavori al sottopasso sono conclusi, come annunciato dagli stessi rappresentanti della maggioranza che amministra la città da dieci anni”.
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