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Sopralluogo di Cenni nella piscina di via Roma: “Fare di tutto per tenerla aperta per non spegnere il sogno di tanti giovani atleti”


Il candidato sindaco del centrodestra ha incontrato le società che utilizzano l'impianto e il Cgfs che lo gestice. L'obiettivo è trovare soluzioni alternative che tengano chiusa la piscina solo per qualche settimana


Claudio Vannacci


“Una soluzione tampone, idonea e sicura, in modo da rispettare le prescrizioni della Asl in tempi assai ridotti e, in questo modo, garantire alle società di nuoto di usufruire dell’impianto in attesa della realizzazione di quello nuovo, a Iolo, per il quale, però, ancora manca il progetto esecutivo”. E’ l’impegno di Gianni Cenni, candidato sindaco di Prato del centrodestra, al termine dell’incontro di ieri sera, lunedì 8 aprile, con il comparto natatorio. Presenti i dirigenti delle società di nuoto e di sub e il Cgfs che gestisce l’impianto comunale. Impianto che, in seguito all’infortunio di una atleta, è stato recentemente e di nuovo oggetto di un sopralluogo della Asl. L’ispezione si è chiusa con prescrizioni relative alla messa in sicurezza della vasca che presenta parti taglienti sia sul piano che sul bordo.

“Ora, dopo anni di  totale trascuratezza, il Comune vuole chiudere e ristrutturare tutto – hanno detto le società – questo significa ammazzare la pallanuoto e il nuoto sincronizzato e non consentire i corsi sub. Uno scenario terrificante per i tanti bambini, ragazzi e giovani ai quali bisognerà dire che il Comune vuole chiudere e mandare all’aria anni di sacrifici per giocare i campionati e continuare ad avere le belle soddisfazioni che finora molte squadre pratesi hanno ottenuto”.

L’impianto, a causa di mancati investimenti ragionati che nel tempo avrebbero potuto conservare dignitosamente la struttura, presenta molti problemi che Gianni Cenni ha toccato con mano nelle settimane scorse quando ha incontrato atleti, famiglie, allenatori, dirigenti delle società a il presidente del Cgfs. “Evidente che la piscina versa in condizioni critiche – il commento del candidato sindaco – la Asl chiede la sistemazione del pavimento e del bordo vasca con il rifacimento delle mattonelle e a fronte di questo, e soprattutto al terzo anno di apertura in deroga dell’impianto, viene annunciata la chiusura totale per il tempo necessario alla ristrutturazione. Una ristrutturazione rinviata per anni e anni. Il discorso è semplice: per i lavori di ristrutturazione occorrono un paio di anni se tutto fila liscio, l’apertura della nuova piscina a Iolo è attesa in circa tre anni: perché non fare i lavori urgenti e chiedere una deroga alla Asl come è stato fatto da tre anni a questa parte? Questo è il punto. Perché è vero che ci sono 6 milioni di fondi Pnrr ma è altrettanto vero che ne servono altri 9. Quando il progetto esecutivo? La piscina nuova si fa o non si fa? E se si fa come si farà, perché non tenere in vita l’impianto di via Roma adeguandolo alle richieste della Asl”?

Gianni Cenni è pronto a soluzioni alternative che tengano chiusa la piscina solo per qualche settimana: “Prendiamo in esame l’ipotesi di un rivestimento in resina che abbatte i tempi dei lavori di ripristino delle mattonelle danneggiate, che rispetta le prescrizioni della Asl e che, soprattutto, dà garanzia sulla riapertura funzionale ad allenamenti e campionati. Non mi prenderò la responsabilità di cancellare il nuoto sportivo, di tarpare le ali a tanti giovani che dedicano sacrificio ed energia ad una passione e ad un sogno. La mia proposta è semplice: percorrere strade diverse per fare quei lavori che la Asl chiede, ma senza chiudere la piscina per una ristrutturazione totale che necessita di anni. Anche perché il rischio, non remoto – ancora Gianni Cenni – è di ritrovarsi senza né la piscina vecchia né la piscina nuova”.

Una soluzione tampone per portare avanti l’impianto ancora qualche anno fino all’inaugurazione del nuovo che al momento è ancora un progetto su carta. Una soluzione che, eventualmente, potrebbe essere anche quella di provare a tagliare la burocrazia, mettere al lavoro un paio di imprese e fare quello che serve nel minor tempo possibile.

Accorato l’appello delle società di nuoto: “Non ci sono spazi per il nuoto a Prato e nemmeno in Toscana perché gli impianti sono pochi e pieni. Impensabile tenere in vita pallanuoto e nuoto sincronizzato trasferendo gli allenamenti e le partite in altre città: dove? con quali soldi? Si fa presto in Comune ad applaudire i ragazzi che conquistano le medaglie, poi però finisce lì e non va bene”.

Edizioni locali: Prato

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(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

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