Arriva per bocca del deputato Marco Furfaro, componente la segreteria nazionale Pd, l’attacco alle proposte sulla sicurezza presentate ieri mattina da Forza Italia e consegnate al candidato sindaco del centrodestra Gianni Cenni. Furfaro se la prende in particolare con la proposta dell’ex assessore Aldo Milone, candidato con gli azzurri, di rilanciare il nucleo antievasione della polizia municipale, nato proprio da una sua iniziativa. “Cogliamo l’occasione per far sapere a chi si candida a guidare la città – scrive Furfaro – che il nucleo antievasione non solo già esiste, ma ha recuperato quasi dieci milioni di euro ed è frutto del protocollo che lega in uscite sul territorio e controlli bi-settimanali polizia municipale, servizio immigrazione, Alia, Sori. Complimenti alla parlamentare del territorio e ai consiglieri comunali della destra che manco se ne sono accorti. La destra vuole cambiare tutto e Cenni chiede l’istituzione di qualcosa che già esiste e funziona? Fantastico. È un’uscita, quella del candidato del centrodestra, che fa il paio con l’adesione tardiva all’Osservatorio Macrolotto Zero, istituito dalla giunta Biffoni nell’autunno 2022. Ringraziamo Cenni e il centrodestra per fare campagna elettorale con progetti e iniziative già realizzati dal centrosinistra. Capiamo la difficoltà, ma per il bene della città gradiremmo confrontarci con una destra che ha qualche idea per Prato, non che passa il suo tempo a fare copia-incolla”.
Lapidaria la replica di Aldo Milone: “Posso solo dire che quando ho costituito il nucleo antievasione, probabilmente il parlamentare Furfaro portava ancora i calzoncini corti e non conosceva minimamente la realtà pratese. Spero che abbia letto il recente report dell’Irpet per rendersi conto a quanto ammonta l’evasione fiscale nel distretto parallelo. Noi ieri non abbiamo detto che si voleva costituire quel nucleo da me fondato ma intensificarne l’attività”.