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"Una sentenza che è uno schiaffo morale per le tante persone che faticano a sbarcare il lunario con mille difficoltà". E' lapidario Aldo Milone, capogruppo di Prato Libera e sicura nel commentare la sentenza che restituisce i beni sequestrati alle due famiglie rom, Ahmetovic e Halilovic, respingendo la richiesta di confisca della Procura (LEGGI).
"Non mi va di contestare una decisione della magistratura, che sicuramente avrà anche applicato una legge, forse assurda nel caso specifico – prosegue Milone – però non si può negare che rischia di provocare una grossa sfiducia nell'operato della magistratura da parte dei cittadini. Ritornando a questa sentenza, sono un pò sorpreso anche dalla motivazione. Si riconosce l'attività delinquenziale delle due famiglie rom però non si è certi dell'acquisto dei beni immobili sequestrati con i proventi delle loro attività illecite. Ovvero non c'è contemporaneità. Non credo che chi rapina una banca, il giorno dopo va a comprare subito una villa o un appartamento lussuoso. Tra l'altro, da quanto ho letto, la Guardia di Finanza ha evidenziato anche che i componenti delle due famiglie non hanno mai presentato una dichiarazione dei redditi o se l'hanno presentato il reddito annuo era quasi pari a zero. Solo questo particolare avrebbe dovuto far sorgere dei dubbi nei giudici circa la loro reale possibilità economica di poter acquistare beni immobili o avere dei conti correnti bancari".
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