Il Pd di Vaiano è commissariato. Il segretario Provinciale Marco Biagioni ha chiesto al livello regionale di individuare una figura di garanzia per gestire la delicatissima fase di scelte in vista delle comunali del prossimo giugno in un clima tesissimo di contrapposizione tra una parte del partito locale, guidato dalla segretaria comunale Roberta Roberti, e il sindaco Primo Bosi che grazie alle recenti modiche normative potrebbe tentare il terzo mandato. Ipotesi su cui Roberti si è detta pubblicamente contraria. Ed è qui che il segretario pratese Biagioni ha capito che era arrivato il momento di intervenire. Lo ha fatto pesantemente chiedendo al collega regionale Emiliano Fossi di commissariare il Pd locale nominando un arbitro. La circostanza è emersa da un comunicato inviato da alcuni iscritti scesi in campo a sostegno della propria autonomia e di Roberti. Si tratta di Simona Salvi, Davide Puccianti, Riccardo Fattori, Chiara Martini, Michele Arcidiacono, Alessandro Gramigni e l’ex sindaco Annalisa Marchi. “Questo è un inaccettabile e immotivato atto di commissariamento, lesivo dell’autonomia del Circolo PD di Vaiano, che si vuole paralizzare nella sua azione a partita in gioco, proprio nel momento in cui deve fare le sue scelte per il futuro. Questa non è la buona politica per cui lo scorso anno a maggioranza gli iscritti (nel congresso del 10 febbraio) e largamente anche i simpatizzanti (nelle primarie aperte del 26 febbraio) hanno votato a Vaiano la segretaria Elly Schlein (66,80% di consensi)!”
La richiesta di Biagioni viene definita “un grave errore politico, con un fuorviante rinvio a tempo indeterminato proprio di quel confronto e dialogo, che da sempre hanno caratterizzato le attività e le iniziative del PD di Vaiano guidato dalla segretaria Roberta Roberti, cui si conferma piena stima, riconoscendole di avere in questi anni cercato, fino allo sfinimento, il dialogo con un’amministrazione tutta concentrata sulla logica di un uomo solo al comando”.
I sette iscritti temono imposizioni esterne e l’impossibilità di decidere da soli chi sarà a rappresentarli alle imminenti elezioni: “Diciamo pertanto un secco no a chi vuole metterci il bavaglio, a chi vuole impedirci di lavorare per il futuro del nostro Comune. Continuiamo a muoverci con un metodo democratico, aperto e partecipativo, opposto al sistema delle minacce, delle consorterie, degli accordi nelle segrete stanze e delle decisioni calate dall’alto, che allontanano i cittadini dalla politica, ostacolano la buona amministrazione ed alimentano tensioni e malcontento”.
E’ confermata per domani 6 febbraio la riunione del Direttivo “già regolarmente convocata – conclude la nota stampa – e facciamola diventare un’occasione per rilanciare l’impegno politico, consapevoli che le situazioni di crisi, oltre ai rischi, portano con sé il pregio della maggiore chiarezza e chiamano ognuno ad assumersi responsabilità. Diciamo al segretario provinciale Biagioni che non si fermano così le “crisi” (e quella del PD di Vaiano semmai è crisi di crescita) e che dalle crisi se ne esce più forti, se non cediamo all’orgoglio e non rimaniamo impiccati all’ultima parola, decisi però a portare avanti una rigenerazione materiale e morale di cui Vaiano ha estremo bisogno, soprattutto dopo l’alluvione del 2 novembre scorso. Occorre evitare di trasformare in un derby le occasioni che si annunciano e consentire nei fatti e non a parole che iscritte e iscritti, simpatizzanti, associazioni siano i veri protagonisti. Occorre superare, con intelligenza e umanità, lo schema del leader solo e salvifico, piuttosto recuperare invece un che di collettivo e, insieme, un rapporto efficace con la gente e il territorio. E allora, se non ora quando pretendere un confronto sincero su cosa non ha funzionato e su cosa scommettere adesso e per i prossimi anni?”Premesse non ottimali per trovare un punto di caduta tra i due blocchi contrapposti.