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Strada tutta in salita per il riciclo degli scarti tessili. Sono sparite dal decreto sulle semplificazioni le disposizioni per le autorizzazioni End of waste che avrebbero permesso al distretto pratese di trasformare gli avanzi di lavorazione da rifiuto in risorsa alleggerendo i costi per le imprese e per l'ambiente.
La norma era stata inserita nella prima bozza. Poi è stata eliminata. Fonti interne al ministero dell'ambiente assicurano che sarà reintrodotta nel passaggio al Senato della manovra di bilancio in modo da essere oggetto di approfondimenti parlamentari, ma intanto il sindaco Matteo Biffoni attacca il governo: "Ancora una volta gli annunci del Governo finiscono nel nulla di fatto e le disposizioni per le autorizzazioni dette End of waste sono sparite dal decreto semplificazione come per magia. Il ministro Costa spieghi cosa è successo, così si blocca lo sviluppo delle imprese. Da un lato esiste la necessità di sostenere nuove vie di sviluppo per le nostre imprese che dal riuso degli scarti tessili potrebbero tranquillamente dare vita a nuove opportunità economiche e quindi più lavoro – aggiunge Biffoni -; dall'altra esiste un'evidente emergenza impiantistica che sarebbe in parte risolta con una gestione del riciclo. Senza quella norma l'economia circolare, di cui tanto parla il Governo e in particolare i 5Stelle, resta solamente un proclama e il ministro Costa ancora una volta si sottrae da una presa di responsabilità sul tema. Fa simpatia il riciclo creativo di cui parla la Raggi, che noi a Prato peraltro già facciamo da anni, qui serve dare risposte alle aziende e all'ambiente con provvedimenti che facciano del riuso una fetta importante dell'economia. Auspico che quanto prima si ponga rimedio a questa grave dimenticanza, se la vogliamo chiamare così, che mette in difficoltà le aziende pratesi e non solo. Dopo le risorse tolte a Prato, questo Governo continua a compiere scelte dannose per la nostra città".
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