La campagna elettorale del centrodestra entra nel vivo e lo fa partendo dalla sanità. Dopo l’incontro di ieri, 21 maggio, con l’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Prato, Gianni Cenni dà vita ad uno scontro diretto con l’amministrazione uscente. Al centro della polemica, secondo il candidato, una gestione della sanità ritenuta fallimentare e lontana dalle reali necessità dei cittadini. L’affondo politico si concentra sul nuovo ospedale di Prato, ritenuto insufficiente per il numero di abitanti e le lunghe liste d’attesa: “La risposta sanitaria che il Pd dà ai pratesi è del tutto inadeguata e fuori da ogni logica di buon governo: l’incapacità di gestire la sanità è un prezzo altissimo che i cittadini pagano ogni giorno sulla loro pelle. Non è degna una sanità ridotta così- dice Cenni- Il modello ospedaliero scelto per Prato, quello ad alta intensità di cura, è stato un grosso errore: oggi, a dieci anni di distanza dall’avvio del Santo Stefano, i tempi sono maturi per chiedere scusa alla città e riparare l’enorme sbaglio”. Al centro della polemica di Cenni non c’è solo l’amministrazione uscente ma l’intera Regione:
“L’amministrazione regionale che si rifugia dietro la balla di un Governo centrale che non stanzia abbastanza risorse, mente sapendo di mentire – dice Gianni Cenni – per la sanità toscana, il Governo Meloni, nel 2023, ha assegnato alla Regione più che in passato oltre a risorse aggiuntive importanti per abbattere le liste d’attesa”. Sul bilancio della sanità toscana, Cenni ha aggiunto: “I conti, nella sanità toscana, non tornano mai. Se a Prato la sanità non è al default, dobbiamo ringraziare solo il personale sanitario in generale: professionisti che lavorano tanto e ai quali si chiede sempre di più”.
Attacchi alla sanità pratese anche da Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano e candidato alle elezioni europee nella circoscrizione Centro, durante un evento elettorale del circolo pratese di Fratelli d’Italia a cui hanno partecipato anche l’onorevole Chiara La Porta, il consigliere regionale FdI Diego Petrucci e il responsabile del dipartimento Sanità di Fratelli d’Italia in Toscana, Daniele Pezzati. “L’ex Creaf è costato almeno 26 milioni di euro – ha detto Torselli -. Doveva diventare un incubatore d’imprese, poi è stato trasformato in un hub vaccinale, in seguito è stato annunciato che sarebbe diventato un ospedale di Comunità. E adesso cosa c’è nell’ex Creaf? Niente!”.
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