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Il Comune di Prato ha ufficializzato l'addio di Lorenzo Marchi alla giunta Biffoni annunciato ieri in anteprima da Notizie di Prato (leggi). Manca invece l'ufficialità della nomina del sostituto designato, ossia Gabriele Bosi, segretario provinciale del Pd ma dovrebbe essere questione di ore.
In tarda mattinata è arrivato il comunicato con la decisione irrevocabile del coordinatore regionale di Demos "di lasciare l'attività amministrativa per poter seguire meglio i suoi impegni professionali, che lo porteranno sempre più all'estero, nonché quelli politici sia a livello regionale che nazionale".
In tarda mattinata è arrivato il comunicato con la decisione irrevocabile del coordinatore regionale di Demos "di lasciare l'attività amministrativa per poter seguire meglio i suoi impegni professionali, che lo porteranno sempre più all'estero, nonché quelli politici sia a livello regionale che nazionale".
Nel comunicato si specifica che il sindaco "ha accolto con rammarico la decisione di Marchi apprezzandone la grande responsabilità e ringraziandolo per il contributo portato in questo anno e mezzo di legislatura con risultati significativi, primo fra tutti sul fronte della promozione turistica la nascita della via medicea in collaborazione con gli altri territori e l'accordo con Pistoia per la realizzazione della via jacopea nonché il ritorno dello sportello atm in piazza Duomo ed il finanziamento per la nuova palazzina dei vigili al Serraglio".
Come anticipato ieri da Notizie di Prato, è possibile che Marchi possa essere oggetto di una valorizzazione da parte della Regione Toscana ma nell'attesa Biffoni ha chiesto a Marchi, che ha accettato, di essere rappresentante del Comune di Prato nella Fondazione Cassa di Risparmio. E' una delle tante nomine che spettano all'amministrazione comunale in base al nuovo statuto.
"L'attività amministrativa in una città come la nostra è totalizzante ed è una sorta di scelta di vita nel periodo in cui viene svolta – sottolinea il sindaco Biffoni. – Comprendo pertanto Lorenzo e lo voglio ringraziare per il lavoro svolto e per la responsabilità che lo ha sempre caratterizzato, anche in questa sofferta decisione. Personalmente sono dispiaciuto ma sono ben consapevole che il ruolo professionale, oltre che politico, di Marchi è tale da comportare onerosi e complessi impegni non più derogabili".
Biffoni infine conclude: "Resta indiscusso il rapporto personale e politico con Lorenzo. L'alleanza politica con Democrazia solidale resta fondamentale, a livello regionale nella figura del suo coordinatore regionale Lorenzo Marchi ed al livello cittadino nella figura della coordinatrice provinciale Silvia Norcia".
Intanto arrivano altre reazioni dei gruppi politici comunali. Dopo quella della Lega di ieri, è la volta di Fratelli d'Italia: "Da oggi la Giunta del Comune di Prato diventa un monocolore Pd, infatti nell'organo di governo comunale non è rappresentata alcun altra componente politica che sorregge la maggioranza. – affermano i consiglieri Claudio Belgiorno e Tommaso Cocci – Una Giunta sempre più a sinistra, molto lontana dall'ampio cartello elettorale con cui il sdindaco Biffoni è stato rieletto un anno e mezzo fa. Chi ha votato per il sindaco Biffoni, pensando che la sua proposta politica fosse qualcosa di più ampio respiro rispetto al tradizionale Pd, dovrà definitivamente ricredersi. Adesso sulla nomina del nuovo assessore assistiamo anche allo scontro interno al Pd, poiché si stanno manifestando tutte le fratture apertesi durante le elezioni regionali, concluse con la vittoria consigliera Bugetti. Dunque una gestione del potere cittadino legata totalmente ed esclusivamente al Pd, per questo non esistono vie mediane, ma l'unica alternativa alla sinistra cittadina risiede nelle opposizione di centrodestra".
Intanto arrivano altre reazioni dei gruppi politici comunali. Dopo quella della Lega di ieri, è la volta di Fratelli d'Italia: "Da oggi la Giunta del Comune di Prato diventa un monocolore Pd, infatti nell'organo di governo comunale non è rappresentata alcun altra componente politica che sorregge la maggioranza. – affermano i consiglieri Claudio Belgiorno e Tommaso Cocci – Una Giunta sempre più a sinistra, molto lontana dall'ampio cartello elettorale con cui il sdindaco Biffoni è stato rieletto un anno e mezzo fa. Chi ha votato per il sindaco Biffoni, pensando che la sua proposta politica fosse qualcosa di più ampio respiro rispetto al tradizionale Pd, dovrà definitivamente ricredersi. Adesso sulla nomina del nuovo assessore assistiamo anche allo scontro interno al Pd, poiché si stanno manifestando tutte le fratture apertesi durante le elezioni regionali, concluse con la vittoria consigliera Bugetti. Dunque una gestione del potere cittadino legata totalmente ed esclusivamente al Pd, per questo non esistono vie mediane, ma l'unica alternativa alla sinistra cittadina risiede nelle opposizione di centrodestra".
(e.b.)
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