Un pasticcio burocratico potrebbe aprire la strada al ritorno di pratiche ritenute dannose per gli animali, cani in particolare. L’attuale regolamento comunale per la tutela degli animali di Prato conterrebbe degli errori frutto delle recenti modifiche che sarebbero state applicate al testo del 2012 e non a quello più recente del 2015, cancellando di fatto tutte quelle novità apportate in quei tre anni tra cui il divieto di tenere i cani alla catena. Lo denuncia il consigliere comunale della Lega, Leonardo Soldi, che solleva il livello politico da ogni responsabilità puntando il dito su chi materialmente ha effettuato le modifiche votate dal consiglio comunale: “L’attuale regolamento per la tutela degli animali, liberamente scaricabile dal sito del Comune di Prato, – spiega Soldi in un comunicato- non è quello figlio della volontà politica del consiglio comunale stesso, che è l’unico organo deputato al licenziamento di tutti i regolamenti municipali. Pare infatti che sia stato commesso un errore materiale da parte dei burocrati: durante l’ultima modifica al regolamento, nel 2019, sembrerebbe sia stato preso come base di partenza il regolamento del 2012, saltando a piè pari le successive modifiche, quelle del 2014 e del 2015. Modifiche non banali, dal 2014 infatti, è fatto divieto (art.22) nel comune di Prato tenere i cani a catena, paradossalmente, adesso è di nuovo possibile, ma non per effetto di una mutata volontà politica del consiglio. Mi risulta peraltro che ci sia già chi approfitti di questa assurda circostanza per rimettere i cani a catena, peraltro senza violare alcuna norma scritta”. Resta comunque la necessità di intervenire velocemente per rimediare formalmente all’errore. Nell’attesa Soldi propone anche che sia evidenziato l’errore: “Al presidente del consiglio comunale, in qualità di garante, chiedo di interessarsi in prima persona di quanto accaduto e che l’amministrazione comunichi ufficialmente quale sia la corretta volontà espressa dall’assemblea cittadina”.
Regolamento tutela animali, il consigliere Soldi (Lega) denuncia: “Per errore burocratico cancellate novità 2014 e 2015”
Le novità approvate nel 2019 sarebbero state applicate al testo del 2012 e non a quello già modificato del 2015 che conteneva il divieto di tenere i cani alla catena
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