Niente da fare per il referendum per costituire il Comune Unico della Val di Bisenzio. Il termine per raccogliere le firme è scaduto e non è stato raggiunto il quorum: le percentuali sono attorno al 45% a Vaiano, poco sopra al 50% a Cantagallo e ben al di sotto del 30% a Vernio. Un percorso che è sempre stato in salita e che si è acuito durante la campagna elettorale per le amministrative. Il Comitato ha poi segnalato problemi anche tecnici per la mancanza di autenticatori. Gli organizzatori hanno provato a chiedere alla Regione una proroga dei termini o, in alternativa, una sospensione del periodo di validità per il periodo transitorio, ma nessuna delle due possibilità è ammessa dalla legge regionale.
A darne l’annuncio sulla pagina Facebook il coordinatore Massimiliano Masetti: “Siamo davvero felici del percorso intrapreso, un percorso fatto di partecipazione, condivisione, confronto. Abbiamo incontrato tantissime persone e di volta in volta, oltre a spiegare tutti i cambiamenti, le novità e i vantaggi che la fusione dei Comuni avrebbe secondo noi apportato, abbiamo anche imparato molto e raccolto da ogni singolo punto di vista uno spunto di approfondimento. Possiamo dire con soddisfazione di aver presentato, al meglio delle nostre possibilità e risorse, un progetto che credevamo, crediamo, e continueremo a considerare valido. Constatiamo quindi che, pur senza referendum, questo risultato rappresenti comunque una chiara espressione della popolazione e nel rispetto di tale parere, dichiariamo conclusa questa avventura”.
Referendum Comune Unico per la Val di Bisenzio, manca il numero legale di firme e il Comitato rinuncia
A darne l'annuncio il coordinatore Massimiliano Masetti. A Vaiano si è raggiunto il 45% , a Cantagallo circa il 50% e ben al di sotto del 30% a Vernio
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