Aprirà anche a Prato, sabato 12 aprile, la campagna promossa alla Cgil su lavoro, sicurezza e cittadinanza in vista del referendum in programma l’8 e il 9 giugno. Per spiegare alla cittadinanza i cinque quesiti, il sindacato ha organizzato un evento nei giardini di piazza Mercatale in collaborazione con alcune associazioni locali. A partire dalle 15,30 panel di approfondimento, musica e talk per affrontare i temi chiave. Il cartellone è stato presentato questa mattina, martedì 8 aprile, alla camera del lavoro alla presenza del segretario generale della Cgil Lorenzo Pancini e il segretario generale Spi Cgil Luciano Lacaria.
“A Prato partiamo con una prima iniziativa per lanciare la campagna referendaria, per noi è importante che le persone capiscano il contenuto dei quesiti e vadano a votare- spiega il segretario generale Spi Cgil Lacaria- Noi pensiamo e crediamo di raggiungere il quorum a prato devono votare oltre 90mila persone e noi faremo di tutto per spiegare che i diritti contenuti in questo referendum saranno effettivi dal giorno dopo, per noi è una questione di democrazia”
“I quesiti sono quattro sul lavoro ed uno sulla cittadinanza- spiega il segretario generale della Cgil Lorenzo Pancini- proviamo a restituire dignità ai lavoratori precari , il ripristino dell’articolo 18, provare a spostare sul committente la responsabilità degli infortuni in caso di subappalto e la riduzione del temo necessario per acquisire la cittadinanza”.
Il primo dibattito sarà sulla cittadinanza curato da Alessio Gramolatu segretario generale toscano Spi CGIL, Arianna Salimusaj, Fulvio Barni Ufficio diocesano pastorale sociale e del lavoro; il secondo sulla sicurezza Lorenzo Pancini segretario generale CGIL Prato, la sindaca Ilaria Bugetti, un famigliare di Sabri Jaballah, il 22 enne morto sul lavoro nel 2021. A finire l’attore Andrea Muzzi reinterpreterà a suo modo i quesiti referendari, illustrati da Nunzio Martino, coordinatore del Comitato referendario: stop ai licenziamenti illegittimi, più tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese, riduzione del lavoro precario, più sicurezza sul lavoro con la responsabilità in capo al committente nell’intera filiera produttiva, più integrazione con il dimezzamento dei tempi per la cittadinanza italiana.
L’obiettivo è raggiungere anche a Prato e provincia il quorum, di superare la soglia del 50% e portare a votare l’8 e il 9 giugno oltre 90 mila persone. Diritti e futuro, sono i concetti espressi anche da Luca Roti, Pax Christi, da Franco Betti, Sinistra italiana , da Antonio Potenza, Auser. Sabato in piazza Mercatale ci saranno anche loro, tre delle associazioni aderenti al Comitato referendario pratese che insieme alla Cgil comprende anche Anpi, Arci, Federconsumatori, Coordinamento democrazia costituzionale, Libertà e Giustizia, Libera, Pd, Sinistra civica ecologista, Rifondazione comunista.
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