Il giorno dopo la vittoria, che l’ha vista conquistare il palazzo comunale al primo turno, Ilaria Bugetti è la nuova sindaca di Prato. La prima donna a ricoprire il ruolo in città, con una percentuale di voti che si è assestata al 52% superando già a metà spoglio l’avversario Cenni. Un risultato che supera le aspettative che davano la candidata del centrosinistra testa a testa nel ballottaggio, con il centrodestra. Oggi la nuova sindaca ha fatto un primo giro in città a partire da piazza Duomo, dove ha incontrato la stampa e alcuni sostenitori e ha ribadito la volontà di essere la sindaca di tutti, anche della grossa fetta di cittadini che si sono astenuti in questa tornata elettorale. E’ ancora presto per conoscere chi farà parte della nuova giunta, che dovrà essere scelta tenendo in considerazione le competenze e i voti ricevuti. Confermato quanto già annunciato a inizio campagna elettorale, vale a dire la conferma nel ruolo di vicesindaco per Simone Faggi mentre tra gli assessori avrà un posto sicuramente il segretario del Pd di Prato Marco Biagioni. Per gli altri nomi bisognerà attendere, forse anche più di un paio di settimane.
“Mi metterò a lavoro per capire gli equilibri e valutare la nuova giunta, le cose non si fanno d’impulso, occorre capire con calma i profili e dovrò su questo riflettere qualche giorno – ha commentato la neo sindaca Bugetti-. Oltre alla giunta servità capire bene il Consiglio che ha un ruolo fondamentale. I consiglieri sono le nostre sentinelle sulla città e la priorità va a loro, faranno da filtro con gli uffici e i cittadini. L’obiettivo è quello di recuperare le vecchie circoscrizioni, che mancano da dieci anni sul territorio, dobbiamo riagganciare i rapporti con i territori, lavoreremo sulle zone anche distanti”. L’idea di Bugetti è quella di instaurare un rapporto anche con i nuovi consiglieri per lavorare, nei prossimi cinque anni, fianco a fianco in tutta la città tra vecchie competenze e nuovi ingressi. Il capogruppo? andrà valutato, mentre rassicura che “dal basso e un poco per volta, faremo tutto”.
Sulle deleghe c’è ancora incertezza, anche se non è esclusa la possibilità che Bugetti ne tenga una per sè almeno per i primi tempi, scelta che fece anche il sindaco uscente Matteo Biffoni durante i mandati precedenti. “Ascolterò tutti – dice ancora Bugetti -, non abbiamo mai nascosto che ci siano cose da correggere e capisco la componente ideologica degli avversari ma oltre a parlare di sicurezza noi abbiamo aggiunto un programma ricco alle nostre proposte”.
Ieri sera, durante lo spoglio delle ultime sezioni, quando ormai il risultato era chiaro, Bugetti ha percorso il tratto dal comitato di via Garibaldi verso il palazzo comunale sulle note di “Bella ciao” per poi affacciarsi come da tradizione, dalla finestra sulla piazza con a fianco l’ex sindaco Biffoni. Bugetti, che rappresenta la prima donna della storia a guidare la città, ha detto di essersi ispirata alle grandi figure femminili che hanno caratterizzato la storia di Prato, e ha aggiunto: “Abbiamo raccolto quello che abbiamo seminato con le politiche per le pari opportunità, sono cresciuta con una famiglia che mi ha sempre sostenuta nel piacere della politica, il percorso continua nella comunità dove vivo. La sensibilità femminile e il multitasking che ci caraterizza serviranno, è vero, ma c’è anche il carattere personale”.
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