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"Una decisione incomprensibile che finirà per pesare sui conti del Comune e, di conseguenza, sulle tasche dei cittadini poggesi". L'ex sindaco Francesco Puggelli, attuale capogruppo di minoranza in Comune a Poggio a Caiano, torna sulla questione del mancato trasferimento della polizia municipale nella nuova sede nei locali della Cna (LEGGI). E lo fa contestando prima di tutto la motivazione addotta dal sindaco Palandri, vale a dire l'inadeguatezza degli spazi: "Ricordiamo al sindaco – dice Puggelli – che la sede è stata il risultato di un avviso pubblico che prevedeva la valutazione dell’immobile proprio dei tecnici del Comune e della stessa Municipale. Il 27 marzo si sono conclusi i lavori della commissione giudicatrice alla presenza anche del comandante della Municipale che ha valutato positivamente, con votazione più che sufficiente sia il nuovo immobile che le pertinenze”.
“Un problema finalmente vicino ad essere risolto viene rimandato a tempo indefinito – prosegue Puggelli -. Per non parlare del contenzioso che si è creato tra Cna e il Comune e che necessariamente comporterà un dispendio di soldi pubblici che poteva essere evitato”.
Il gruppo d’opposizione “Poggio, Insieme” ha fatto due conti per calcolare di quanto sarà l'aggravio sulle casse comunali: “La Municipale aveva richiesto alla Cna modifiche all’immobile per adeguarlo alle proprie necessità, e Cna le ha fatte a proprie spese anche in tempi record proprio per rispondere all'esigenza del trasferimento previsto per giugno – prosegue il capogruppo Francesco Puggelli -. Per questo motivo ora ha inviato una diffida che ha già comportato un onere a carico dei cittadini visto che il Comune ha dovuto affidare un incarico di consulenza ed assistenza legale stragiudiziale per un importo di circa 1.500 euro e non si sa dove porterà. Come minimo al risarcimento dei lavori effettuati per decine di migliaia di euro." A tutto ciò si aggiunge il canone di locazione quasi raddoppiato a carico del Comune per permettere alla Municipale di restare nei locali temporanei della Misericordia. “Nel 2018 – spiegano ancora i consiglieri ripercorrendo la cronistoria della vicenda – fu stipulato un contratto 3+2 con la Misericordia con canone di locazione concordato in 7.200 euro annuali + iva oltre spese di acqua, luce e gas. Ma con questo inspiegabile dietrofront, il canone di locazione che il Comune ora dovrà pagare alla Misericordia è destinato a passare da 600 mensile a 1.132 euro (più utenze) almeno secondo quanto riportato dai documenti presentati al protocollo del Comune ed entrati in possesso dell'opposizione in seguito ad un regolare accesso agli atti".
“Era tutto pronto e tutto in regola quindi non si capisce proprio il perché di questa insensata e onerosa marcia indietro da parte del sindaco – conclude Puggelli -. Ci auguriamo che qualcuno faccia presto chiarezza, perché ad oggi l’amministrazione resta con un pugno di mosche in mano: la polizia Municipale di Poggio continuerà a lavorare in una sede temporanea, la Misericordia continuerà a non poter avere il pieno utilizzo dei propri spazi e i cittadini ne pagheranno le conseguenze. Oltre a far ricadere su di loro la consulenza legale che poteva tranquillamente essere evitata, è in attesa dell'esito futuro del contenzioso, ora il Comune pagherà per gli stessi spazi un affitto più caro del 130% senza risolvere nulla. Qualcuno si sta dimenticando che l’interesse primario di un’amministrazione è quello dei cittadini”.
Edizioni locali: Comuni Medicei