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Piscina olimpionica, l’allarme di Cocci: “Il cantiere ancora non è partito ma intanto i pratesi stanno già pagando per il mutuo”


L'ex capogruppo di Fratelli d'Italia paventa il rischio che non vengano rispettati i tempi imposti dal Pnrr: "Secondo quanto risulta da un accesso agli atti, ad oggi si sono svolti soltanto rilievi geologici e carotaggi"


Claudio Vannacci


“Doveva essere il fiore all’occhiello dello sport pratese: una piscina olimpionica coperta da 50 metri, con tribune, servizi e tecnologie in grado di ospitare eventi nazionali e internazionali. Annunciata nel 2022 dall’allora sindaco Matteo Biffoni e rilanciata dalla sua successora Ilaria Bugetti come simbolo di rinascita cittadina, oggi – agosto 2025 – resta soltanto un progetto sulla carta”. E’ impietoso il giudizio dell’ex capogruppo di Fratelli d’Italia e candidato alle regionali Tommaso Cocci, a proposito della piscina olimpionica di Iolo. Si tratta di un progetto che prevede 16 milioni di euro di investimento complessivo, di cui 6,5 milioni da fondi Pnrr e oltre 9 milioni a carico del Comune, coperti da un importante mutuo. Il cronoprogramma fissava scadenze chiare, anche in considerazione che si tratta di soldi Pnrr, quindi con l’obbligo di terminare i lavori entro il marzo 2026. L’apertura del cantiere era previsto nella primavera 2024.
“La realtà è ben diversa – dice Cocci che in questi giorni ha ricevuto risposta ufficiale a un accesso agli atti presentato poco prima della caduta della sindaca Bugetti -: nell’area di Iolo si sono svolti soltanto rilievi geologici e carotaggi. Non è partito alcun cantiere e il ritardo accumulato supera ormai 14 mesi rispetto alla data prevista di avvio. La verità – aggiunge Cocci – è che siamo ancora alla fase istruttoria. Non solo i lavori non sono mai iniziati, ma i pratesi stanno già pagando le rate di un mutuo da oltre 9 milioni di euro. Biffoni e Bugetti hanno presentato quest’opera come orgoglio cittadino, ma oggi non c’è nemmeno un ponteggio. E se non si farà, chi rimborserà i cittadini per milioni già spesi in studi, progettazioni e consulenze?”.
Cocci punta poi il dito anche verso la piscina comunale di via Roma: “L’impianto è ancora inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 2024–2026 e 2025–2027 – dice – ma il cantiere non è mai partito, lasciando la città con una cronica carenza di strutture natatorie. Attualmente l’impianto è aperto solo con limitazioni: accesso al pubblico su prenotazione online, vasca da 50 metri non disponibile al pubblico; per i cittadini restano la 25 metri e la vasca bambini con orari ridotti. La struttura mostra il peso degli anni e criticità diffuse che richiederebbero una riqualificazione vera, non interventi tampone”.

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(N° 4 del 14/02/2009)
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