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Permessi di soggiorno, approvato in Consiglio l’Odg della maggioranza sul decentramento amministrativo. L’opposizione non ci sta e attacca  


Il documento impegna l’amministrazione a farsi promotrice presso il governo di una sperimentazione che trasferisca la competenza sui rinnovi dalle Questure ai Comuni, proponendo Prato come città pilota. FdI e Lega parlano di propaganda. Stanasel: "Flop della manifestazione in piazza"


Claudio Vannacci


Il Consiglio comunale di Prato ha approvato a maggioranza l’ordine del giorno presentato dai gruppi Pd, M5S, Sinistra unita Prato, La forza del noi e Questa è Prato, incentrato sul decentramento amministrativo per il rinnovo dei permessi di soggiorno, primo firmatario il consigliere Aksel Fazio del Pd. Il documento impegna l’amministrazione a farsi promotrice presso il governo nazionale di una sperimentazione che trasferisca la competenza sui rinnovi dei permessi di soggiorno dalle Questure ai Comuni, proponendo Prato come città pilota. L’ordine del giorno, è stato spiegato dai promotori, nasce dall’esigenza di affrontare la condizione delle 50.000 persone che vivono a Prato senza cittadinanza italiana, spesso costrette ad attendere fino a 16 mesi per il rinnovo dei documenti. Il provvedimento prevede inoltre la richiesta di superamento del sistema dei decreti flussi, la creazione di un fondo di garanzia regionale contro le discriminazioni residenziali, percorsi di supporto per i giovani con background migratorio e la costruzione di una rete territoriale per contrastare la precarietà legata alle continue scadenze dei permessi.
La sindaca Ilaria Bugetti, ieri assente in Consiglio per un impedimento di natura familiare, ha espresso la sua soddisfazione per il risultato ottenuto: “Prato da oggi è ancora più attenta ai bisogni dei suoi cittadini, soprattutto di coloro che vivono uno svantaggio per i motivi più vari – afferma –. Ringrazio il gruppo di maggioranza per aver lavorato con passione e attenzione a un atto politico importante che ha come obiettivo la tutela degli ultimi e di chi è discriminato per la sua condizione, le sue origini, le sue idee religiose o il suo orientamento sessuale. Stare vicino alle persone più in difficoltà è un dovere fondamentale per le istituzioni di un Paese che vuole definirsi civile”.
“Questa proposta rappresenta un passo fondamentale verso la giustizia sociale – dichiara invece Aksel Fazio -. È inaccettabile mantenere le persone in un limbo di incertezza, dove caporali, sfruttatori e oppressori trovano terreno fertile per le loro azioni. Siamo noi, con le nostre attuali politiche, a fornire loro gli strumenti di ricatto. Il rinnovo del permesso di soggiorno non dovrebbe essere visto come una concessione, ma come un diritto fondamentale”.
L’ordine del giorno impegna anche l’amministrazione comunale a promuovere un ‘Patto sociale contro lo sfruttamento’ con istituzioni, imprese e sindacati, ad attivare servizi integrati di supporto linguistico, legale e psicologico per le persone migranti e a coinvolgere strutturalmente le associazioni delle comunità straniere nella definizione delle politiche locali attraverso tavoli di lavoro permanenti.
“Prato oggi insegna al governo Meloni una lezione di realismo – è il commento di Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico -: l’immigrazione non è un’emergenza da sfruttare, ma una realtà da amministrare. E chi amministra davvero – i sindaci, i territori – lo sa benissimo”. Mentre il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi aggiunge: “Dal Comune di Prato arriva un forte segnale di unità e concretezza. Prato, del resto, darà un contributo importante alla costruzione del programma per le regionali anche su questi temi”.
Sul fronte dell’opposizione il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia, guidato dal consigliere comunale Rocco Rizzo, stigmatizza invece la scelta di dedicare un Consiglio comunale alla questione: “Invece di parlare di questione che riguardano il destino di tutti i lavoratori – si legge in una nota – la maggioranza aveva infatti individuato, quale problema principe e indifferibile da porre all’ordine del giorno, la necessità di dare agli Enti comunali la possibilità di rinnovare i permessi di soggiorno ai cittadini extracomunitari”.
Critico anche il capogruppo della Lega Claudiu Stanasel che parla di flop per la manifestazione indetta dal Pd in piazza del Comune in contemporanea alal discussione in Consiglio: “E’ andata in scena l’ennesima figuraccia del Partito Democratico – dice -, che con toni trionfalistici aveva annunciato una grande mobilitazione per i permessi di soggiorno, la cittadinanza e la residenza. Un evento ideologico, ipocrita e totalmente scollegato dalle reali competenze del Comune. Il risultato? Una piazza deserta, con meno di cento partecipanti, buona parte dei quali italiani richiamati solo per fare numero”. “Questa sinistra, sempre più confusa e autoreferenziale – prosegue Stanasel -, continua a usare il nome delle comunità straniere per fini puramente elettorali, cercando di spacciare per “diritti” delle proposte folli, ideologiche e inapplicabili. Proposte che non hanno alcun valore normativo, perché le regole su cittadinanza e permessi di soggiorno le fa lo Stato, non il Comune di Prato”.

Un duro attacco arriva anche da parte della deputata di Fratelli d’Italia Chiara la Porta: “La ricerca di nuovo consenso ed elettorato, da parte del Pd e della sinistra pratese, è divenuta compulsiva – dice -. Risulta evidente dall’ennesimo proclamo, narrato come un’attenzione ai bisogni dei più svantaggiati. Un Odg che si traduce, a livello concreto, in un effetto zero. Singolare, per di più, come la sinistra non perda occasione per accusare il governo Meloni di tagli e della sistemica mancanza di denari degli enti locali e oggi, invece, proponga di assumere e gestire un servizio che è di competenza solo del ministero degli Interni attraverso le Questure. Si tratta quindi non solo di propaganda pura, ma soprattutto di una bieca forma di strumentalizzazione”.

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(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
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