Il sindaco di Vernio Giovanni Morganti dice “no” al terzo mandato. Lo ha comunicato ufficialmente e pubblicamente questa mattina, 26 febbraio, alla presenza del segretario comunale e suo assessore, Pierluigi Amerini, del segretario provinciale Marco Biagioni e dei rappresentanti dei partiti della coalizione, Demos e Sinistra Unita Val Bisenzio. Nonostante la fiducia e l’apprezzamento che il partito gli ha manifestato, anche attraverso una lettera, il primo cittadino preferisce terminare questa esperienza lunga 10 anni. Una decisione che ha motivazioni politiche e personali. “Questa legge sul terzo mandato dei sindaci dei Comuni sotto I 15mila abitanti a 4 mesi dalle elezioni ritengo sia un pasticcio che non valorizza il grande lavoro di squadra e di crescita degli amministratori che abbiamo svolto qui a Vernio. Ritengo sia necessaria una ripartenza con energie nuove. Sul fronte personale c’è il mio lavoro, faccio il geometra, che in questi dieci anni ho di fatto abbandonato. Mi ero illuso, all’inizio, di poter conciliare le due cose, ma non è stato così. E poi ora ho un bambino piccolo da crescere. Lascio sapendo che si sono tante persone capaci e motivate che possono guidare il Comune”. Lascia la vita amministrativa ma non la politica: “Per me è una passione – conclude Morganti – ma la coltiverò da militante. Non voglio ruoli in giunta o in consiglio comunale. Esattamente come ha fatto chi mi ha preceduto”. Su richiesta del Pd, Morganti seguirà il percorso di scelta del candidato e del programma. Percorso che dovrebbe svilupparsi e terminare nelle prossime due settimane. I nomi in campo sono quelli della giunta Morganti targati Pd: il vicesindaco Alessandro Storai, Maria Lucarini e lo stesso Amerini. “Rispetto la scelta di Giovanni. – ha commentato il segretario provinciale Marco Biagioni – E’ un uomo che ha dimostrato grandi capacità di dialogo e disponibilità verso la comunità e che ha praticato nel governo del territorio con una visione di squadra. Ha cresciuto e costruito una classe dirigente pronta a guidare il Comune con la stessa impostazione”. In sostanza l’uscita di scena di Morganti avviene in un contesto di piena armonia, senza il rischio di strascichi velenosi o di guerre intestine.
Non si può dire altrettanto per Vaiano e forse anche per Prato. Facciamo il punto su cosa sta accadendo in casa Pd in tutti i Comuni del pratese chiamati al voto l’8 e il 9 giugno.
LA SITUAZIONE PD NEGLI ALTRI COMUNI
Cominciamo dai comuni più vicino a Vernio, ossia Cantagallo e Vaiano dove è possibile il terzo mandato degli uscenti.
A Cantagallo si attende proprio che Guglielmo Bongiorno sciolga la riserva sulla possibilità di un terzo mandato per capire che strada percorrere. Il clima è comunque di unità.
Non si può dire altrettanto di Vaiano dove la guerra tra una parte del partito e il sindaco Primo Bosi ha portato il provinciale e il regionale a commissariare la segreteria locale. Stasera è prevista la riunione del direttivo alla presenza della commissaria Simona Querci, per dare il via a un nuovo percorso che ristabilisca un clima di dialogo e di distensione. Solo così sarà possibile capire se ci saranno le condizioni per un terzo mandato di Primo Bosi. Sarà anche fissata la data dell’assemblea degli iscritti (una settantina) che sarà chiamata a esprimersi sulla linea dettata dal direttivo di stasera. “Il dialogo e l’ascolto è proprio ciò che è mancato. – afferma Biagioni – Io stesso ho avuto difficoltà a trovarlo. Ecco perchè sono stato costretto al commissariamento. Non l’ho fatto a cuor leggero”.
Meno tesa ma più complessa la situazione di Prato dove l’impossibilità normativa al terzo mandato di Matteo Biffoni, ha acceso le legittime aspirazioni di molti. Siamo alle battute finali. Entro la settimana dovrebbe arrivare la decisione finale. Gli ultimi rumors indicano un testa a testa tra due donne con lo stesso nome: la consigliera regionale Ilaria Bugetti e l’assessora all’istruzione Ilaria Santi. Marco Biagioni, al momento, fa un passo di lato per concentrarsi nel suo ruolo di arbitro e tentare una soluzione unitaria e condivisa.
Infine Montemurlo, la meno problematica. E’ già stato ufficializzata la corsa verso il bis del sindaco uscente Simone Calamai.