Passione, esperienza, capacità di ascolto. Parte da questi elementi la candidatura al consiglio comunale a Prato nella lista di Forza Italia, a sostegno di Gianni Cenni sindaco, di Rita Pieri, dirigente scolastica ed ex assessore all’istruzione dal 2009 al 2014 nella giunta di centrodestra. Fiera tesserata di Forza Italia, Rita Pieri è coordinatrice regionale per Azzurro Donna e responsabile nazionale cultura per la stessa associazione.
“Ho ormai una lunga esperienza in politica, vissuta con impegno e passione. Ho sempre messo al primo posto la città che amo e le sue istituzioni: chi è di Prato credo possa riconoscermelo, anche se politicamente non è allineato con le mie idee – dice Pieri -. In questa nuova tornata elettorale, voglio mettere a disposizione la mia esperienza per cambiare la città di Prato. Mi candido per liberare questa città da quelle lotte di potere ormai incancrenite che hanno bisogno di essere spazzate via una volta per tutte. Mi candido con la passione di sempre e per la stima che ho per Gianni Cenni: una persona seria, competente e onesta. Senza contare che, dall’altra parte, ci sarebbe il continuo della giunta Biffoni: in altre parole, la fiera delle occasioni perse. Noi, quelle occasioni, vogliamo coglierle”.

Secondo Rita Pieri, su cultura, scuola e inclusione non è stato fatto abbastanza negli ultimi due mandati. Anzi. “Molto spesso – prosegue Pieri – i progetti della giunta Biffoni sono rimasti su carta o sono stati sviluppati con costi esagerati rispetto ai risultati colti, tipo le giungle urbane”.
Ci sono poi due parchi cittadini “colpevolmente dimenticati” che “meriterebbero molta più cura e attenzione. Parliamo, ad esempio, del parco di Monteferrato o delle Cascine di Tavola, l’unico parco rinascimentale che anche solo per questo dovrebbe ricevere ben altre attenzioni. Come è possibile non avere investito e realizzato qualcosa di bello in queste due aree verdi? Sono due aree perfette per altrettanti parchi didattici inclusivi che, da possibile futuro amministratore, spero di poter finalmente far realizzare”.
Le occasioni perse, però, sono anche altre secondo Rita Pieri. “Villa Fiorelli, chiusa e dimenticata in modo imperdonabile. Oppure, attivo ma ben lontano dalle sua possibilità, Officine Giovani: doveva essere un laboratorio per i nuovi talenti e invece il progetto sembra annaspare. Un peccato per una città come la nostra, visto che le potenzialità di progresso e innovazione sarebbero pazzesche”.

Sui musei e vita culturale Pieri punta il dito verso il Centro Pecci. “Un museo che amo, sia chiaro – precisa – ma che purtroppo è diventato una cattedrale nel deserto, che non ha rapporti con la città. I pratesi lo guardano con distacco ma non c’è da biasimarli perché ben poco è stato fatto negli ultimi anni per includere. Il museo sarebbe una nostra eccellenza: rappresenta la lungimiranza di Prato, il suo dinamismo, la sua modernità basata però su un cuore antico, di tradizione, come testimoniato dalla mostra che organizzammo al Pretorio intitolata ‘Da Donatello a Lippi. Officina Pratese’. E invece no, tutto questo non c’è stato in questi ultimi dieci anni. L’ennesima occasione persa da questa città che ha davvero necessità di cambiare direzione politica”.
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