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Niente terzo mandato per i sindaci dei Comuni più grandi. Biffoni: “Un errore”


La Lega ha ritirato l'emendamento che aveva provocato malumori in maggioranza. L'Anci si era invece detta favorevole: "E' una possibilità che esiste in tutta Europa, non capisco perché qui non si vuole fare". La replica di Cocci (FdI): "La sua è una posizione personalistica"


Redazione
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Non ci sarà il terzo mandato per i sindaci dei Comuni sopra i 15mila abitanti. La Lega in mattinata ha ritirato l’emendamento che aveva presentato per estendere a tutti i Comuni la norma già varata per quelli più piccoli. Emendamento contro il quale aveva si era espresso il governo.  Tramonta così del tutto la possibilità di un Biffoni ter. Lo stesso sindaco di Prato, insieme ai colleghi di tutta Italia e all’Anci, era stato tra quelli più attivi nella richiesta di dare il via libera al terzo mandato per tutti. “Tutti i sindaci d’Italia avevano puntato molto sul terzo mandato, la posizione di Anci era chiara e netta – dice Matteo Biffoni -. Sindaci di centrosinistra e centrodestra, nord e sud, tutti quanti, avevano sottoscritto un appello storico dell’Anci per fare esattamente come fanno da tutte le altre parti e sottoporre al giudizio dei cittadini chi tutte le volte si sottopone al giudizio dei cittadini, a differenza di chi sta decidendo a Roma, che magari è in Parlamento da 20-30 anni e nessuno se l’è scelto”.

A Biffoni replica il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Tommaso Cocci: “Sul terzo mandato il sindaco Biffoni sbaglia – dice -. La sua appare sempre più una posizione personalistica, legata a uno status di potere che con difficoltà riesce ad abbandonare. Ne sono una riprova le dichiarazioni sprezzanti rivolte ai parlamentari che hanno cassato gli emendamenti sul terzo mandato per i sindaci. Una scelta, quella presa a livello parlamentare assolutamente saggia. I poteri e le prerogative di un sindaco, come quelli di un presidente di Regione, sono tante e tali che porre un limite alla loro durata è assolutamente opportuno – prosegue Cocci -. È evidente che, sfumata l’ipotesi di terzo mandato, il Pd pratese e toscano si sta avvitando su ipotesi di valzer di poltrone e assestamenti di potere che vedono come convitato di pietra proprio lo stesso sindaco Biffoni. Se questo valzer rimanesse all’interno delle dinamiche del Pd allora non ci interesserebbe, ma purtroppo sta avendo ricadute serie sulla città che ormai da mesi vive in un clima amministrativo sospeso”.

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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