Categorie
Edizioni locali

Multiutility, i comitati contrari giocano la carta della Corte dei Conti ma Alia ribatte: “Le reti sono e restano in mano pubblica”


Botta e risposta tra l'azienda e il fronte contrario all'operazione che porterà alla quotazione in borsa al massimo del 49% della società. Le reti idriche conferite da Consiag passeranno all'holding che sarà interamente pubblica e deterrà almeno il 51% di multiutility


Redazione


Per fermare la quotazione in borsa prevista nell'operazione della Multiutility toscana il Coordinamento delle associazioni contrarie mettono sul piatto il 'no' della Corte dei Conti alla cessione dei beni demaniali in quanto indisponibili quali sono le reti idriche. I comitati si riferiscono in particolare a quella idrica in capo a Consiag ora confluita in Multiutility Alia. “Le infrastrutture idriche si configurano come beni demaniali per espressa previsione dal Codice civile e del Testo unico dell'ambiente. La natura demaniale di detti beni comporta la loro inalienabilità".
Con loro c'è anche il Movimento5Stelle. Per la consigliera regionale Silvia Noferi: "Si configura adesso un grave problema, sia per gli Enti locali che per la nuova società, problemi che rischiano di sfociare in un notevole danno erariale; ma una cosa è certa, noi del M5s non lasceremo passare nel dimenticatoio della calura estiva questo esproprio di beni pubblici".
Argomentazione che perde fondamento alla luce di quanto spiegato da Alia attraverso un comunicato. “Si condivide pienamente il principio giuridico contenuto nella citata sentenza in base al quale la titolarità dei beni afferenti al demanio indisponibile, anche ai sensi dell’articolo 826 e seguenti del Codice civile, debba essere necessariamente pubblica. – si legge nel comunicato – Nella fase dell’individuazione delle più idonee modalità di gestione delle singole concessioni di servizio idrico integrato, tale principio sarà indubbiamente rispettato con le modalità più rigorose possibili, come peraltro già avvenuto nella fattispecie paragonabile di Consiag Servizi Comuni. L’attività industriale d’interesse della Multiutility viene esercitata in concessione e a prescindere dal presupposto della titolarità delle infrastrutture e degli impianti".
Tradotto. Nello scenario attuale la multiutility è interamente pubblica e dunque non c'è alcun problema nella titolarità della proprietà delle reti. Nello scenario futuro, che prevede la quotazione in borsa al massimo del 49% della multiutility, la titolarità delle reti andrà alla holding, ossia la cassaforte della multiutility che sarà al 100% publica e deterrà almeno il 51% del capitale della multiutility. Le reti dunque sono e resteranno di proprietà pubblica. Proprietà da non confondere con la gestione.
Questo delicatissimo passaggio di creazione della holding pubblica e di via libera alla quotazione in borsa di una parte del capitale, deve passare dal Consiglio comunale dei Comuni soci che ancora non lo hanno deliberato, entro il 30 settembre. Ad esempio l'empolese ha già fatto tutto mentre Prato e Firenze no. Ancora però, non c'è una calendarizzazione di questo passaggio.

(e.b.)
logo_footer_notiziediprato
logo_footer_notiziediprato

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

Notizie di Prato

è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
Iscrizione al Roc n° 20.901

Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)
©2024 Notizie di Prato - Tutti i diritti riservati
Powered by Rubidia