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Mappatura del disagio, l’opposizione attacca: “Faggi spende soldi per scoprire ciò che è noto a tutti”


Il Comune ha usato diecimila euro di fondi regionali inutilizzati per far realizzare lo studio su spaccio e prostituzione in centro dal Pin. Per i consiglieri Longo e Milone sono stati spesi soldi per scoprire "l'acqua calda". Paradiso (Lega Toscana): "Ora che il sindaco ha il responso agisca"


Redazione


La mappatura sociale del disagio in centro storico è costata diecimila euro. Il Comune ha usato dei fondi regionali, destinati ad una ricerca universitaria sull'immigrazione ma inutilizzati per la sospensione del progetto a causa di impegni sopravvenuti impegni dei ricercatori. E così il Comune li ha spostati sull'incarico dato al Pin per localizzare e analizzare con precisione i fenomeni di "spaccio" e "prostituzione" in centro (LEGGI).

I risultati hanno alzato un polverone di polemiche perchè la mappa, in sostanza, ha certificato ciò che era già noto: la droga circola tra il Serraglio e il triangolo etnico, le prostitute cinesi stazionano in piazza Mercatale e incontrano i clienti in abitazioni vicine.
Il consigliere comunale Aldo Milone di Prato libera e sicura attacca la giunta Biffoni con l'arma dell'ironia: " E' stato "scioccante" venire a conoscenza che in via Pier Cironi potesse esserci lo spaccio di sostanze stupefacenti – afferma Milone – perchè la ritenevo una zona molto tranquilla e mai avrei pensato che fosse la centrale del traffico di sostanze stupefacenti, come pure ho sempre creduto che quelle signorine ad occhi a mandorla che stazionano nei giardini di piazza Mercatale, già dal mattino, potessero essere considerate delle prostitute e che dietro la loro attività ci fosse un racket. Ritengo che i 10.000 euro siano stati veramente spesi bene, come pure il costo sostenuto, circa 15.000 euro, per un sondaggio commissionato ad una società fiorentina per venire a conoscenza della presenza di parcheggiatori abusivi in quella piazza e di prostitute cinesi. Dopo questa breve e amara ironia, ritengo che questo studio, così come il sondaggio citato, siano veramente da considerare come una sorta di cambiale in scadenza che Biffoni ha dovuto onorare. Non riesco a dare un'altra spiegazione se non quella che tutta la giunta, sindaco in testa, in questi ultimi anni sia vissuta in un'altra città. Poichè ciò non mi risulta, avallo la prima opzione. Penso che qualsiasi cittadino di destra o di sinistra, dotato di buon senso, non possa non essere preoccupato per come Biffoni e c. spendono i soldi pubblici. E leggere anche le dichiarazioni del vicesindaco Faggi che si vanta di questo studio, mai fatto negli ultimi 10 anni, mi lasciano senza parole e con delle grosse preoccupazioni per il futuro della nostra città."
Sull'utilità della mappatura ha presentato un question time Antonio Longo, consigliere di "Prato con Cenni": "Lo trovo uno spreco inutile di energie e di soldi. Spero vivamente che sia costato zero alle casse comunali, altrimenti avremmo ancora materiale da inviare alla Corte dei Conti. E non sarebbe la prima volta. Invece di trovare soluzioni serie, facendo un passo avanti, se ne fanno due indietro. Il sindaco forse non era a conoscenza di dove si svolge spaccio e prostituzione? Aggiungo anche a che a quello studio, vanno aggiunte le zone della stazione e della tangenziale. Non sono un cittadino di Marte, ma basta aprire gli occhi per vedere certe cose."
Diversa la posizione di Emilio Paradiso, responsabile Lega Toscana per Salvini“Non è il caso di perdersi a disquisire sul valore di questi 10.000 euro visto che adesso il problema è certificato, quindi non più sottovalutabile, da uno studio che obbliga in qualche maniera il sindaco. È evidente che sostenendo una spesa adesso si debba renderla produttiva con un intervento ad hoc. E’ evidente che il sindaco lo si possa criticare solo percorrendo questa logica. Io non nego che per prendere decisioni importanti sia meglio certificare certe situazioni con studi ad hoc ma una volta che abbiamo in mano il responso si dovrebbe agire . E' questo il sindaco dovrebbe fare o almeno è quello che ci si aspetta dopo questo iter. Quindi adesso ci dica cosa ha in mente. Personalmente dico che se si arriva ad una soluzione questi sono soldi spesi bene ,altrimenti hanno ragione coloro che fanno opposizione che giustamente sono stati i primi a sollevare la questione.”

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

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