Un ordine del giorno per dare un indirizzo politico e un contributo fattivo alla sindaca Bugetti e alla giunta comunale per fronteggiare il problema della sicurezza idraulica dei sottopassi più critici: Pratilia e Questura. La proposta arriva da chi i quei sottopassi li ha progettati direttamente, ovvero l’ex dirigente ai lavori pubblici del Comune di Prato Lorenzo Frasconi oggi consigliere comunale di minoranza della lista civica Gianni Cenni Sindaco. “Si tratta di un atto di profonda onestà intellettuale- spiega Frasconi- di fronte ai numerosi cambiamenti climatici che sono ormai realtà occorre intervenire con costanza. La progettazione, avvenuta oltre dieci anni fa, non è sbagliata ma i tempi adesso sono diversi e i fenomeni più intensi e preoccupanti -continua Frasconi- a dirlo sono i numerosi report che evidenziano il picco di eventi straordinari, la concentrazione delle piogge è nettamente superiore a quella che stimavamo nel momento in cui fu progettato il sottopasso e per questo siamo a disposizione per fornire strumenti chiave e competenze all’amministrazione”. Frasconi, che intervene sul tema senza retoriche politiche, spiega inoltre che: “Su via Leonardo da Vinci c’è una frequenza eccessiva di inondazioni con conseguente ristagno di acqua nei sottopassi che, dal 2018, non sono più di competenza del Comune ma di Anas”. Da qui l’invito all’amministrazione a fare pressione su Anas affinchè vengano svolte le verifiche necessarie a garantire la sicurezza dei cittadini. La proposta mira dunque a chiedere che la gestione di tali sottopassi sia svolta in maniera corretta e puntuale tenendo conto dei cambiamenti in atto. Il nodo sottopassi, che ad ogni pioggia paralizza la viabilità in città, è un groviglio complesso che necessita di essere sciolto lavorando in stretta sinergia. Nell’ordine del giorno, presentato ieri dal capogruppo Leonardo Soldi insieme a tutti i consiglieri della lista civica, si chiede nello specifico di verificare se l’attuale sistema di smaltimento dell’acqua che affluisce sulle rampe dei sottopassi posti lungo il viale Da Vinci sia idioneo a smaltire la portata delle attuali piogge e, se necessario, di provvedere ad incrementare il sistema di smaltimento delle acque attraverso la realizzazione o l’ampliamento delle vasche di modulazione degli afflussi, le cosiddette “vasche di prima pioggia”. I consiglieri di minoranza chiedono inoltre che vengano fatte pressioni su Anas anche per quanto riguarda la pulizia delle caditoie e il controllo del reticolo minore dei corsi d’acqua e in particolar modo il sistema fognario che non riesce a smaltire l’acqua che, andando in pressione, si riversa sulle strade e nei sottopassi. Il capogruppo Leonardo Soldi, nel presentare alla stampa l’ordine del giorno insieme alla consigliera Rossella Risaliti, ha poi aggiunto: “Ciò che riguarda i cittadini è anche nostra responsabilità come gruppi di minoranza perchè quando piove la città va in tilt, abbiamo la fortuna di avere Frasconi nel nostro gruppo consiliare che ha competenze tecniche in materia e per questo cerchiamo insieme una soluzione. Da parte nostra massima collaborazione per risolvere i problemi”.
Maltempo, il “padre” dei sottopassi sulla declassata: “Non sono più adeguati ai cambiamenti climatici. Il Comune chieda ad Anas di intervenire”
L'ingegner Lorenzo Frasconi, ora consigliere di minoranza, ha presentato un ordine del giorno relativo alle stutture di Pratilia e della Questura: "Quando sono stati progettati, il rischio idraulico era ben diverso"
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