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In Consiglio dibattito su cultura e Fonderia Cultart ma non ci sono stati i fuochi d’artificio attesi


Il capogruppo della Lega Stanasel che aveva promosso l'interpellanza ha lasciato l'aula prima dell'inizio della discussione, la maggioranza ha secretato il punto dedicato alla posizione dell'ex presidente della Cooperativa Francesco Fantauzzi. Bocciata la mozione che chiedeva di intitolare un luogo pubblico a Fabrizio Quattrocchi


Claudio Vannacci


La seduta del Consiglio comunale di ieri era molto attesa: i riflettori erano puntati sull’interpellanza della minoranza relativa a Fonderia Cultart, società che per dieci anni ha gestito il festival “Settembre, Prato è spettacolo” e che ora si trova ad affrontare una difficile situazione finanziaria, come evidenziato le scorse settimane da Notizie di Prato. All’ordine del giorno una interpellanza presentata dalle opposizioni unite che avevano annunciato battaglia. In realtà, però, le cose in Consiglio sono andate in maniera diversa. A cominciare dall’assenza alla discussione del capogruppo della Lega Claudiu Stanasel, che sulla questione aveva fatto l’accesso agli atti ed era tra i promotori dell’interpellanza. “Sono uscito – il suo commento – e ho lasciato ai colleghi la discussione degli atti, per non doverli rimandare al prossimo consiglio che già son stati rimandati per troppo tempo”. Sul perché ha abbandonato i lavori, però, Stanasel non è voluto entrare nel merito, liquidando la domanda con un laconico: “Io lavoro per il centrodestra unito, da sempre. Metto sempre il mio lavoro al servizio di tutti”. Anche il capogruppo della lista Cenni Sindaco, Leonardo Soldi, ha lasciato l’aula anzitempo, per un impegno di natura lavorativa. Lo stesso ha fatto anche il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Rocco Rizzo.
Insomma, i fuochi d’artificio attesi non ci sono stati. E dire che la questione cruciale sollevata dall’opposizione riguardava la posizione del delegato alla cultura Francesco Fantauzzi, socio di Cultart, con la minoranza che chiedeva se, alla luce delle recenti vicende, la sindaca Ilaria Bugetti intenda confermarlo o revocargli l’incarico. Su questo punto, la sindaca ha scelto di rispondere in forma secretata, appellandosi – come specificato dal presidente del Consiglio comunale Lorenzo Tinagli – all’articolo 27 del regolamento del Consiglio, che consente la non divulgazione del contenuto della discussione. Mentre i consiglieri sono rimasti in aula, tutti gli assessori hanno lasciato la sala.
Sugli altri quattro quesiti posti nell’interpellanza, il dibattito si è svolto pubblicamente. La consigliera di Forza Italia Rita Pieri ha sottolineato il “valore politico” dell’interpellanza, esprimendo preoccupazione per il ritardo nella presentazione del cartellone degli eventi per l’edizione 2025 del festival. La sindaca Bugetti ha risposto con toni anche ironici, ricordando come in commissione la minoranza avesse espresso apprezzamenti per la qualità e il successo dell’organizzazione del festival negli anni passati. “È una perdita di memoria – ha detto – oppure una strumentalizzazione. Il Consiglio comunale non è il luogo dove valutare la situazione economico-finanziaria di una società privata. Auspico venga rispettata la libertà imprenditoriale e il rischio d’impresa. Non è compito dell’amministrazione comunale valutare se un’azienda è in crisi”.
Alla domanda se Cultart abbia regolarmente depositato le rendicontazioni richieste, Bugetti ha rimandato agli accessi agli atti già effettuati dalla minoranza, affermando che tutte le risposte sono state fornite. Quanto ai controlli, ha ricordato che tra il 2020 e il 2021 sono stati potenziati gli strumenti ispettivi da parte dell’amministrazione.
Infine, sulle strategie culturali future, la sindaca ha ribadito l’impegno sul festival Seminare Idee e annunciato il raddoppio dei finanziamenti destinati alla manifestazione. “Per la selezione dell’organizzatore – ha concluso – sono state introdotte misure più stringenti, con l’obiettivo di garantire una maggiore qualità dell’offerta culturale”.
In Consiglio si è poi discussa e votata anche la mozione della minoranza per intitolare un luogo pubblico a Fabrizio Quattrocchi, cittadino italiano ucciso in Iraq nel 2004, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile. “La decisione della maggioranza di respingere una proposta che aveva un valore civile, simbolico e assolutamente trasversale è, a nostro avviso, una grave occasione mancata – dicono i gruppi di opposizione -. Non si può continuare a leggere ogni atto istituzionale con la lente dell’ideologia: il coraggio e l’amor di patria non hanno colore politico. I gruppi di minoranza continueranno a proporre, in spirito di responsabilità, iniziative che rafforzino il senso civico e la memoria collettiva, nella convinzione che il dovere delle istituzioni sia quello di riconoscere chi ha servito l’Italia con onore”.
Discussa anche un’interrogazione su piazza de La Pietà presentata dalla consigliera Pd Matilde Rosati con la risposta dell’assessore Sapia sui lavori in corso e sui progetti futuri per l’area. “Si tratta di una questione che seguo con attenzione da tempo – ha spiegato Rosati – e su cui ci sono giuste aspettative da parte della cittadinanza. Ora si può iniziare un percorso che ci porti a un nuovo progetto di pavimentazione e al potenziamento dell’illuminazione pubblica, soprattutto sul lato della piazza verso la statua di Gaetano Magnolfi”. L’assessore ai lavori pubblici ha ricordato che nei mesi scorsi sono stati realizzati diversi interventi di manutenzione. L’Ufficio verde pubblico ha provveduto alla cura delle siepi e degli alberi presenti nell’area. È terminato il nuovo impianto di illuminazione definitivo che sostituisce la linea aerea provvisoria installata sui pali esistenti. È inoltre in corso di valutazione un ulteriore intervento per implementare l’illuminazione stradale. Per quanto riguarda la pavimentazione, esiste un progetto preliminare del 2020 che non aveva trovato copertura finanziaria. L’amministrazione dovrà ora aggiornare il progetto e reperire le risorse necessarie per metterlo in programmazione.

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