Dentro Maurizio Calussi, fuori Stefano Nesi. Un primo cambiamento nelle file della maggioranza in Consiglio comunale dopo i ricorsi depositati al Tribunale amministrativo della Toscana per chiedere di correggere la composizione dei consiglieri. Un secondo cambiamento – l’ultimo – potrebbe arrivare nelle prossime settimane se i giudici accoglieranno l’istanza di Umar Iqbal Muhammad, il giovane di origine pakistana candidato nella lista civica ‘La forza del noi’ che reclama il posto oggi occupato da Sandra Mugnaioni.
Intanto cambia la squadra dei consiglieri comunali del Pd dopo che ieri, giovedì 19 settembre, il Tar ha accolto il ricorso di Calussi circa un errore di trascrizione del numero delle preferenze espresse per lui nella tornata delle elezioni amministrative del 9 e 10 giugno. Un errore che contemplava uno scarto di pochi voti, sufficiente però a fare di Calussi il primo dei non eletti e a consentirgli di sedere sui banchi del Consiglio comunale occupando uno dei tre posti lasciati liberi dai colleghi nominati assessori dalla sindaca Ilaria Bugetti.
Calussi, candidato nella lista 5 (Pd) della coalizione a sostegno del centrosinistra, contestava, attraverso gli avvocati Guido e Mauro Giovannelli e Gabriele Aronica, la trascrizione dei voti ottenuti alla sezione 116. Errore rettificato dai giudici del Tribunale amministrativo che hanno assegnato a Maurizio Calussi 36 voti in più ai 338 riportati dai verbali e sottratto 3 preferenze dalle 372 accreditate a Stefano Nesi. La partita, dunque, si è chiusa con 374 preferenze per Calussi contro le 369 per Nesi.
“Ricorso accolto e per effetto il candidato Maurizio Calussi sostituisce il candidato Stefano Nesi” si legge nella sentenza.
Il Tar, con una ordinanza, ha invece dato trenta giorni di tempo alla prefettura di Prato per trasmettere la documentazione relativa alle operazioni elettorali di una decina di sezioni e il prospetto dei voti di preferenza per procedere al riconteggio così come chiesto da Umar Iqbal Muhammad, assistito dagli avvocati Franco Bruno Campagni e Gianluca Nicodemo. Il candidato, titolare di 265 voti, contesta la mancata attribuzione di 21 preferenze e l’annullamento di altre 12: un numero superiore – se la sua istanza verrà recepita – alle 277 preferenze che hanno consentito a Sandra Mugnaioni di entrare in Consiglio comunale. Quest’ultima, dal canto suo, si è affidata all’avvocato Leonardo Masi e ha reclamato al Tar la mancata attribuzione di 6 preferenze e l’annullamento di altre 7, oltre alla “illegittima attribuzione di un voto” a Umar. (nadia tarantino)
Il Tar ordina un cambio in Consiglio comunale: sui banchi del Pd Calussi subentra a Nesi dopo le verifiche. Ancora attesa per il ricorso di Umar
I giudici amministrativi hanno recepito l'istanza di Calussi che aveva denunciato un errore di trascrizione delle preferenze. Per il secondo ricorso, invece, si procederà al riconteggio
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