In attesa di capire quali attività conterrà, il mercato coperto di via Giordano è pronto a ospitare la rivoluzione verde. E’ in fase di ultimazione l’intervento di forestazione con realizzazione di due fabbriche d’aria che depureranno l’ambiente interno. Tutto dovrebbe essere pronto per la fine maggio quando è prevista l’inaugurazione. Oggi pomeriggio, 3 aprile, le commissioni consiliari 3 e 4, hanno effettuato un sopralluogo alla presenza dell’assessore alle opere pubbliche Valerio Barberis e dei tecnici di Pnat, società cofondata da Stefano Mancuso e composta da un team multidisciplinare di architetti e scienziati vegetali, che collabora con il Comune di Prato per i progetti sulle giungle urbane.
Il dibattito tra maggioranza e opposizione è stato piuttosto acceso, sia sull’utilità di questo intervento green che sul futuro utilizzo di questo spazio dopo l’esperimento non andato a buon fine di Terra di Prato.
“Sappiamo che è stato dato un incarico a un professionista esterno per capire come procedere. – attacca Claudio Belgiorno, capogruppo di Fratelli d’Italia .-Questo significa che non si hanno ancora le idee chiare su cosa verrà in questo spazio. Ci chiediamo quando ci sarà il bando per il nuovo mercato? Ancora non si sa niente e sembra che gli unici a reclamare questo spazio siano i cinesi”.
L’intervento green è costato circa 250mila euro e si inserisce come tassello aggiuntivo al vasto progetto di riqualificazione urbana del Macrolotto Zero che ha portato alla trasformazione di due ex fabbriche (Forti e Pieri) in un Mercato coperto e in una Medialibrary con l’aggiunta di un playground e della sistemazione generale dei marciapiedi in via Pistoiese con un investimento complessivo di oltre 13 milioni di euro in gran parte coperti da fondi europei. Interventi in parte completati e in uso come il playground, altri in dirittura d’arrivo, la Medialibrary, e altri ancora che hanno avuto un decollo difficile, il Mercato coperto, appunto. L’idea è quella di aggiungere al mercato e al punto ristoro, delle funzioni sociali: “Confrontandoci con gli operatori del settore abbiamo convenuto che è per loro complicato far girare il mercato sette giorni su sette. – afferma Barberis – quindi stiamo pensando ad attività con le associazioni e ad eventi da alternare con il mercato. Nella sperimentazione con Terra di Prato abbiamo visto che le giornate dedicate agli eventi funzionavano bene. Pensiamo di aggiungere anche attività ricreative e sociali”.
Carmine Maioriello del Movimento 5 Stelle rispolvera una frase a effetto già usata in Consiglio per criticare questo progetto: “Questa è la fabbrica dell’aria fritta. Siamo molto lontani da ciò che doveva essere realizzato. Questo è un outlet della pianta pagato a caro prezzo dalla collettività perchè anche si tratta di fondi europei, sono sempre soldi dei cittadini. Sarebbe stato più utile e meno costoso buttare giù tutto e farci un giardino”.
Anche il capogruppo della Lega ironizza sulla vegetazione in corso di allestimento all’interno dell’ex fabbrica e sul suo contributo effettivo per l’ambiente: “Non credo che questo piante possano fare molto di più di quello che le piante di qualsiasi condominio in città già fanno. Sono soldi buttati alle ortiche”.
Marco Sapia, capogruppo Pd, sottolinea il coraggio avuto dalla giunta Biffoni a mettere mano a una zona difficilissima quale la Chinatown pratese: “In vista del 2024 trovate anche voi una visione e portatle avanti. E facile criticare, ma sentiamo cosa proponete. Con Cenni avete fatto solo blitz”. Poi si rivolge ai Cinque Stelle dimostrando ancora una volta quanto l’alleanza con loro sia quasi una chimera: “Quando si parla di attenzione per l’ambiente mi aspetterei più flessibilità. Dovrebbe essere un punto qualificante della vostra cultura politica”.
Anche l’assessore Barberis ha perso le staffe: “Vedo un approccio ideologico. Siamo di fronte a un’innovazione che non ha precedenti. Per questo si tratta di sperimentare e di aggiustare per migliorare. Se ci sono degli esempi vistuosi siamo pronti a copiarli. Ciò che davvero non ho capito è la controproposta dell’opposizione. Quando governava Cenni per il Macrolotto Zero ha presentato solo un disegno e per la zona di San Paolo metri cubi di case dove noi aqbbiamo previsto un parco”.