Cinque tavoli su altrettante tematiche centrali per la città: questo il programma di lavoro dell’iniziativa organizzata per sabato 16 marzo, a partire dalle 9.30, alla Camera di Commercio di Prato, dai coordinamenti provinciali di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati – Silli, Partito Liberale italiano, Udc. Un incontro/confronto che servirà alla coalizione per delineare il profilo di temi sui quali viene ritenuta necessaria un’azione incisiva. I tavoli saranno composti dai rappresentanti di ciascun partito. Un appuntamento importante che si concluderà con un documento di sintesi che sarà consegnato al candidato sindaco, Gianni Cenni, come contributo alla stesura del programma elettorale. Economia, urbanistica, sicurezza, sport, sociale, sanità, decoro urbano, politiche giovanili, cultura, turismo sono alcuni dei temi che verranno affrontati dai tavoli di lavoro. Saranno presenti i parlamentari e i consiglieri regionali, provinciali, comunali, i candidati e i segretari comunali e provinciali.
Intanto stamani, 9 marzo, Cenni ha fatto tappa a Narnali per un sopralluogo nelle strade della frazione così come da impegno preso nel corso dell’assemblea pubblica organizzata nei giorni scorsi. Accompagnato da una rappresentanza del Comitato civico per Narnali guidata dal presidente Massimo Faggi, Gianni Cenni è stato portato a vedere l’intervento. “L’unico obiettivo centrato dai lavori è stato l’accrescimento di un malcontento generalizzato – il commento di Cenni – questo succede quando si ignora il territorio, quando non si ascolta, quando non si attiva il confronto. Chi vive la frazione, che si tratti di residenti o di commercianti, ha quella conoscenza dei problemi e dei disagi necessaria a mettere in cantiere soluzioni. Ho annotato tutto ciò che mi è stato riferito e fatto notare durante la passeggiata tra marciapiedi sconnessi, transenne abbandonate, segnaletica inesistente, barriere architettoniche e aiuole di acqua e fango: torno da Narnali con una lunga lista di magagne. Inutile sventolare oltre un milione di euro di lavori se, anziché migliorare decoro, sicurezza e vivibilità, si crea insoddisfazione e scontento tra i cittadini. E aggiungo: quando il denaro viene speso così, non si invia un segnale di attenzione e rispetto per le risorse pubbliche. Un segnale che nessuna amministrazione può permettersi”.
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