Il pacchetto di proposte per la sicurezza che Forza Italia ha consegnato al candidato sindaco di centrodestra Gianni Cenni parte da un patto tra enti locali e governo, attraverso anche la realizzazione di un laboratorio pratese, passa per la richiesta di un commissariato decentrato in città insieme a un ufficio della Dogana nel Macrolotto Zero per poi potenziare e riorganizzare la polizia municipale anche con il rilancio del nucleo antievasione che ha debuttato durante la giunta di Roberto Cenni.
“In quanto parlamentare – ha spiegato la deputata Erica Mazzetti – il mio impegno di raccordo con il Governo centrale è quello di favorire un patto di sicurezza urbana in collaborazione con prefetto e questore. Intanto per il 20 maggio tornerà a Prato il sottosegretario alla giustizia Francesco Sisto che presenterà un progetto per l’organico del Tribunale di Prato, sempre a maggio è prevista una sessione pratese per la commissione di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle periferie. Sto aspettando la conferma della data dal presidente Alessandro Battilocchio”.
Tra le proposte di Fi per la sicurezza anche quella di utilizzare nuove tecnologie, intervenire in modo più decisivo sui provvedimenti di Daspo urbano verificando che chi ne è colpito lasci effettivamente il territorio, favorire un patto di collaborazione con i commercianti durante la movida e rilanciare il nucleo antievasione fiscale. “Questo – spiega Aldo Milone delegato per la sicurezza di Forza Italia – è sempre stato un mio cavallo di battaglia e torno a proporlo con forza chiedendo anche che quanto si recupera venga destinato al Comune per abbassare le tariffe a beneficio di chi paga sempre e regolarmente le tasse”.
Proposte che sono state condivise da Gianni Cenni: “Parlando ogni giorno con i cittadini – ha spiegato – il tema della sicurezza insieme a quello della sanità e del decoro, è sicuramente molto sentito”. Cenni ha poi rilanciato con un ulteriore tassello: “Fare di Prato un laboratorio nel quale – ha spiegato – le comunità straniere possano trovare quella mediazione linguistica utile a capire e comprendere regole, norme, leggi in vigore e reperire quelle informazioni necessarie a instradare nell’alveo della legalità ogni iniziativa: questo serve ad evitare che una qualsiasi forma di illegalità possa trovare giustificazione nel solito ‘non lo sapevo’”. Accanto a questo, all’interno del progetto, naturalmente, anche una implementazione delle forme di controllo e di sanzione. “Elevare la cultura della legalità per ampliare la forma preventiva a cui necessariamente non potrà che seguire, in caso di violazione, la forma repressiva”. Cenni infine è favorevole anche all’uso della tecnologia a partire dalle videocamere con intelligenza artificiale per monitorare il territorio e a una riorganizzazione della Municipale.
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