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Forza Italia di Prato perde la sua storica militante: Marisa Cacialli non rinnova la tessera e sbatte la porta


Ventisei anni nel partito, forzista della primissima ora: "Non mi riconosco più nel partito così come viene gestito a livello locale". Nel 2014 Silvio Berlusconi la definì "guerriero della libertà"


Redazione


Dopo 26 anni di militanza Marisa Cacialli lascia Forza Italia in aperto contrasto con il coordinamento provinciale. Resta fedele al partito di Silvio Berlusconi ma prende le distanze dal partito locale nel quale dice di non riconoscersi più e di non trovare quel confronto necessario a fare di un insieme di persone un gruppo coeso e unito da ideali e progetti. Finisce così la lunga avventura di una delle figure più rappresentative e longeve del partito pratese di Forza Italia. Ventisei anni che non sono solo un duraturo arco temporale: Marisa Cacialli ha fatto del partito quasi una ragione di vita, ha creduto e lottato al fianco di chiunque, nel tempo, ha guidato lo schieramento azzurro. “Ho comunicato la mia decisione al commissario regionale Massimo Mallegni – le parole di Cacialli – mi ha invitato a ripensarci ma io la mia scelta l'ho fatta e, piaccia o no, questa è”.
Per dieci anni responsabile provinciale di Azzurro Donna, il movimento fondato da Mara Carfagna, da sempre responsabile provinciale dei club di Forza Italia e presidente del club Forza Silvio Prato per la libertà, Marisa Cacialli è stata più volte candidata nelle varie competizioni elettorali e nel 2014, a pochi giorni dalle amministrative, fu definita da Silvio Berlusconi “guerriero della libertà” e invitata ad Arcore e a Roma a raccontare la sua esperienza di forzista della primissima ora e di donna di partito.
“Un partito che a Prato ormai parla solo tramite la stampa e i social – il commento di Marisa Cacialli – non si fa mai una riunione, non c'è confronto, non c'è scambio. Può un partito ridursi a parlare solo in forma indiretta? Io credo che l'incontro fisico, anche un paio di volte al mese per fare il punto e raccogliere gli umori e il sentimento di ciascuno rispetto alle problematiche, sia fondamentale. Un partito che non ha neppure una sede perché, mi è stato detto, è dispendioso un affitto: posso anche essere d'accordo, ma una riunione si può fare anche in una sala di un albergo, per esempio. Evidentemente non c'è la volontà”. L'onorevole Erica Mazzetti, coordinatore provinciale, non è stata avvisata: “Non l'ho chiamata – ancora Cacialli – sono salita direttamente al piano superiore, ho parlato con Mallegni e quindi ho parlato con tutti”.
Dispiaciuta e amareggiata per il capolinea raggiunto in questo modo dopo 26 anni: “Solo polemiche senza confronto, non è questo il partito nel quale voglio stare. Sia chiaro, lascio solo il partito di Prato e continuo ad essere a disposizione di quello nazionale di Silvio Berlusconi e spero tanto di essere nuovamente iscritta anche senza tessera locale”. Il coordinamento provinciale ha risposto: “Cacialli è confusa visto che da un anno non fa più parte di nessun organo elettivo e quindi non capiamo da cosa sia uscita. Il partito non ha tempo da perdere in polemiche sterili in questo momento di esasperazione per la forte crisi economica e sanitaria”.

nt

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è una testata registrata presso il Tribunale di Prato
(N° 4 del 14/02/2009)
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Direttore responsabile: Claudio Vannacci

Editore: Toscana Tv srl

Redazione: Via del Biancospino, 29/b, 50010
Capalle/Campi Bisenzio (FI)

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