E’ una bocciatura senza appello delle politiche culturali portate avanti dal Comune in questo anno, quella che arriva dal centrodestra, all’indomani dell’ufficializzazione dell’annullamento di gran parte degli eventi del Settembre, a partire dal festival musicale per finire alla Palla Grossa.
“Con la cancellazione del Settembre Pratese si completa un quadro desolante: il 2024 sarà ricordato come l’anno nero degli eventi a Prato. E non può essere solo una sfortunata coincidenza – dicono Claudiu Stanasel, capogruppo della Lega, e Cosimo Zecchi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia – Nel giro di un anno sono saltati tutti gli eventi storici o in crescita: dalla finale della Palla Grossa giocata a porte chiuse, alla chiusura invernale di Prato City e Naif, gli unici due spazi cittadini adatti a eventi privati di rilievo; dalla Festa della Birra in Piazza del Mercato a maggio, dopo otto edizioni di successo, fino ai concerti della Birra+ a Maliseti, cancellati all’ultimo. Ora anche il Settembre Pratese: una disfatta su tutta la linea. E tutto questo per motivi diversi ma riconducibili a un’unica matrice: richieste assurde da parte degli uffici, interpretazioni rigide delle norme, burocrazia che oggi paralizzano ciò che ieri si faceva senza problemi.”
Per Stanasel è ormai chiaro che non si tratta di episodi isolati: “Siamo davanti a un fallimento politico e amministrativo. Se la giunta non è stata capace di difendere queste manifestazioni, è gravissimo; se ha lasciato che la macchina burocratica le affondasse, è ancora peggio. In entrambi i casi, le responsabilità sono politiche e ineludibili.”
Zecchi punta invece il dito contro l’assenza di visione: “Non solo si cancella il presente, ma si condanna anche il futuro: a oggi non esiste un piano per salvare nemmeno le prossime edizioni. Se nulla cambia, Prato resterà senza eventi anche per Natale, per l’estate e per il prossimo settembre. Si spegne una parte vitale della nostra identità cittadina, e con essa un intero comparto economico.”
Sulla stessa falsariga le parole del Coordinamento provinciale di Forza Italia: “Il Settembre Pratese è stato cancellato. Non un concerto posticipato, non un disguido tecnico: un’intera manifestazione che salta nel silenzio assordante di chi ha governato Prato per anni – si legge in una nota -. Mentre la città perde 800mila euro di indotto e oltre 25mila presenze turistiche, il Partito Democratico si dilegua. Ma questa volta le responsabilità non possono essere occultate dietro le solite dichiarazioni rassicuranti o le dimissioni “di facciata”. Perché è saltato il Settembre Pratese? Perché nessuno ha più governato. Perché la burocrazia ha preso il posto della visione. Perché chi aveva il potere di organizzare, decidere e tutelare la città, ha preferito abbandonare il campo, lasciando dietro di sé un vuoto incapace di gestire perfino una richiesta di autorizzazione. È questo il vero volto di un sistema di potere esausto, autoreferenziale, scollegato dalla realtà. La verità è semplice: il Settembre Pratese non salta per un errore, salta per un fallimento. Il fallimento di una classe dirigente che ha fatto della città il suo personale laboratorio di potere, e che ora si mostra per ciò che è: disorganizzata, divisa, impreparata”.
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