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Emergenza tribunale, l’ex ministro della Giustizia Orlando: “Servono interventi immediati”


L'attuale vicesegretario nazionale del Pd era a Prato per una iniziativa elettorale e ha garantito il suo impegno per trovare una soluzione dopo il grido d'allarme del presidente Gratteri


Redazione


"La situazione del Tribunale di Prato richiede un intervento immediato. Me ne sono occupato quando ero ministro della Giustizia e lo farò anche adesso, parlando fin da subito con il ministro Bonafede e con i vertici del dicastero". A dirlo è Andrea Orlando, vicesegretario nazionale del Pd, che ieri era a Prato per partecipare ad una iniziativa elettorale alla Casa del Popolo di Coiano, in sostegno alla candidatura di Ilaria Bugetti.
Orlando, ministro della Giustizia dal 2014 al 2018, conosce bene la situazione della giustizia pratese e non è rimasto sorpreso dallo sfogo del presidente del Tribunale Nicola Gratteri che, pochi giorni fa, ha parlato "situazione ai limiti dell'ingovernabilità", lamentando la mancanza del 40% degli amministrativi previsti dalla pianta organica (LEGGI).
"Da ministro – prosegue Orlando – mi sono occupato del problema degli amministrativi, non solo a Prato, varando a tempo di record un concorso al quale hanno partecipato 80mila candidati. Adesso bisogna far scorrere prima possibile la graduatoria e, se è il caso, fare anche un nuovo concorso. Situazioni come quella pratese però richiedono interventi tampone che devono essere fatti subito. Ed è quello che chiederò al ministro".
Orlando ha poi insistito sull'importanza di utilizzare parte dei soldi europei del Recovery Fund anche per la giustizia: "C'è bisogno di inserire forze giovani negli organici – dice -. Persone che conoscono le lingue, che sanno usare le nuove tecnologie. Un ricambio generazionale che metta l'amministrazione della giustizia al passo con i tempi. Non è vero che i soldi investiti nella pubblica amministrazione sono buttati via. Anzi, è necessario un cambio di rotta: un servizio pubblico efficiente è indispensabile per far funzionare bene il sistema paese".
Da parte sua Ilaria Bugetti ha ribadito il concetto: "Il tribunale è un’istituzione fondamentale del nostro territorio – dice -, un punto di riferimento imprescindibile per rendere concreti i valori della giustizia e della legalità, per questo è nostro dovere tutelarlo e far sì che i suoi professionisti siano messi in condizione di lavorare bene. Insieme ad Orlando abbiamo fatto un grande lavoro per il tribunale di Prato, che ha portato a scongiurare l’accorpamento della sezione fallimentare col tribunale di Lucca e ad un potenziamento del personale, con l’arrivo di 13 nuovi assistenti giudiziari, 6 giudici e 2 pubblici ministeri. È necessario proseguire con convinzione questo percorso, perché ancora molto resta da fare per il nostro tribunale, perché se legalità e sicurezza sono temi a noi cari, anche in relazione alle imprese e all’economia del nostro territorio, bisogna anche far sì che queste possano essere applicate, e in tempi rapidi".
Al dibattito a Coiano, moderato dal direttore di Notizie di Prato Claudio Vannacci e che ha spaziato su vari temi, hanno preso parte anche il presidente della Camera Penale di Prato Gabriele Terranova e il segretario della Funzione Pubblica Cgil Sandro Malucchi.
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