Mancano quattro mesi alle elezioni amministrative per la scelta del nuovo sindaco di Prato ma è come se nel Pd non si avvertisse alcuna fretta rispetto a questa scadenza elettorale. La scelta del candidato è finita nelle sabbie mobili. Mentre la situazione del centrodestra si è sbloccata con il nome di Gianni Cenni di Fratelli d’Italia che sarà presentato alla città sabato pomeriggio al Garibaldi in centro, il fronte opposto sembra prigioniero di se stesso. Tra competizioni di corrente, personalismi e tatticismi di ogni sorta, siamo allo stesso punto di un mese fa e non sembra accendersi alcuna luce in fondo al tunnel. Anche la scelta del candidato da parte degli avversari, non ha portato alcuna accelerazione nelle proprie decisioni. Uno stallo che fa crescere le quotazioni del segretario provinciale Marco Biagioni, l’unico nome che può soddisfare le rivendicazioni dei sostenitori più agguerriti della mozione vincitrice del congresso locale e di quella nazionale capitanata da Elly Schlein. Non tutti però sembrano gradire in questo momento il doppio ruolo di arbitro e giocatore che Biagioni di fatto assume.
Stabili le quotazioni della consigliera regionale Ilaria Bugetti, indicata come candidata ideale da buona parte dei circoli territoriali coinvolti in una sorta di consultazione allargata dai vertici. In discesa le quotazioni di Simone Faggi, attuale vicesindaco, uomo di fiducia di Biffoni che è un punto di forza rispetto al grande consenso personale registrato dal sindaco uscente ma che non entusiasma lo zoccolo duro filo Schlein che come detto rivendica per sé decisioni e nomi. Un buon punto di caduta tra questa esigenza e quella di cavalcare il consenso biffoniano potrebbe essere rappresentata dal nome di Ilaria Santi che siede nella giunta Biffoni e ha appoggiato Schlein al congresso nazionale ma viene avvertita più come nome vicino al mondo cattolico che appartenente allo zoccolo duro.
Un aiuto potrebbe arrivare dall’esito del nuovo sondaggio che è in corso in città. A quanto sembra è stato commissionato dal Pd anche se da via Carraia smentiscono categoricamente la circostanza. Entro fine mese sarà convocata la direzione che dovrà esprimersi in merito. Dunque per quel giorno dovrà essere trovata la quadra. Altrimenti sarà necessario far slittare l’appuntamento. In un primo momento si era pensato al 17 febbraio ma poi è saltato tutto. Un’altra ipotesi era il 24 febbraio ma in quel giorno è previsto il congresso della Conferenza delle Donne democratiche.