E’ un ingegnere civile di 62 anni alla prima esperienza politica e senza tessere in tasca il candidato sindaco dell’area liberaldemocratica e riformista composta da Italia Viva, Azione, Partito socialista e Libdem, tutti schierati stamani, 13 marzo, per la sua ufficializzazione.
Come anticipato da Notizie di Prato nei giorni scorsi, si chiama Mario Daneri e da 56 anni vive e lavora in città dove si è trasferito da Montecatini quando aveva solo 6 anni. Alle ultime comunali ha votato la lista Biffoni, alle politiche il Terzo polo. “Fatta eccezione per le estremità – afferma – ho votato per tutti i partiti dell’arco costituzionale in ragione della proposta politica che veniva presentata e credo che tanti facciano come me. Ho accettato perché penso sia arrivato il momento di mettermi in gioco. Il mio lavoro mi aiuta ad avere le competenze e penso anche che sia giusto verso una città che mi ha dato tanto”.
Guiderà la lista civica “Prato merita” in cui non appariranno i simboli dei partiti. Un candidato civico per una coalizione politica ma senza le sigle dei partiti. “La differenza la faranno i programmi” spiega Daneri. Voci di corridoio hanno una spiegazione più terrena: l’indisponibilità dei vertici nazionali di Azione e Italia Viva a concedere il simbolo per un’alleanza che ormai è quasi unica a livello nazionale a causa di rapporti sempre più difficili tra Renzi e Calenda. Tensioni che a Prato non sembrano aver trovato terreno fertile: “Ho accettato la candidatura – afferma Daneri – anche perché ho sentito e visto i quattro partiti assonanti fra loro, c’è armonia. Non c’è bisogno di uno sforzo di sintesi”.

In ogni caso l’esperimento procede e con grande ambizione, più che ad ago della bilancia, in caso di ballottaggio tra centrosinistra e centrodestra punta a essere protagonista del ballottaggio come spiega Stefano Micheloni, segretario provinciale di Azione: “Partiamo da una base importante, il 10.5% ottenuto alle ultime politiche. Grazie a programmi innovativi e alternativi siamo l’unica vera alternativa in città al centrodestra e al centrosinistra. Prato merita di più e siamo pronti a dimostrarlo”. Programma che avrà due punti strategici: “Urbanistica e cultura. – spiega Daneri – Il primo significa territorio, ambiente, viabilità; il secondo ascolto, identità, inclusione ed educazione. Sono I paradigmi che porterà avanti con questa squadra nel programma elettorale. Temi da tradurre con buon senso”.
Un’unica anticipazione. Sul raddoppio di viale Leonardo da Vinci al Soccorso Daneri dà l’ok all’interramento perchè “in stato avanzato e su cui si è già speso tanto. – spiega – Se poi non ci saranno tutti I soldi necessari per l’appalto Anas come sembra, faremo I dovuti approfondimenti e valutazioni”.
Daneri sarà presentato alla città il 21 marzo alle 21 alla Camera di commercio. “Il nostro è un patto solido per il progresso e l’innovazione cittadina e il candidato che abbiamo scelto simboleggia questa visione, – afferma Veronica Versace Scopelliti, presidente provinciale di Italia Viva – oltre a essere un professionista stimato, serio e non divisivo”.
L’elettorato moderato è il principale obiettivo del gruppo ma non solo: “Il nostro impegno in questi anni – spiega Paolo Noci, segretario provinciale del Partito Socialista Italiano – è stato quello di dare voce a quella parte di elettorato che non si sente rappresentata. Pensiamo che da questa esperienza possa nascere un laboratorio per un nuovo progetto cittadino”.
Daneri si aggiunge a un plotone di candidati sindaco già piuttosto nutrito con il rischio che nell’elettorato scatti una sorta di voto utile verso I due schieramenti principali: “Con questo sistema elettorale – spiega Giovanni Luchetti di Libdem – l’appello al voto utile non può essere speso. Sulla conquista del voto moderato non temiamo la lista Silli. E’ nata per problemi all’interno della coalizione ed è in competizione con Forza Italia più che con l’esterno”.
(e.b.)
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