Fratelli d’Italia e il centrodestra sono a un passo dalla decisione sul candidato sindaco. Il nome vicinissimo a tagliare il traguardo è quello di Gianni Cenni. I coordinatori regionali della coalizione che si sono confrontati oggi, 2 febbraio, alla presenza dello stesso Cenni, sembrano aver trovato la quadra sul suo nome. D’altronde a questo giro è Fratelli d’Italia che dà le carte e Fratelli d’Italia ha scelto al suo interno l’avvocato ed ex assessore all’urbanistica della prima giunta di centrodestra della storia repubblicana di Prato, quella guidata dal 2009 al 2014 da Roberto Cenni. Stesso cognome ma nessuna parentela. Scelta che è andata a discapito dell’altro contendente, il consigliere comunale Tommaso Cocci, anche lui avvocato.
Per l’ufficializzazione si dovrà aspettare ancora qualche ora perchè mancano i passaggi con i coordinatori provinciali e comunali ma appare difficile che contraddicano il livello superiore e la fine delle ostilità dentro Fratelli d’Italia, complice anche il vertice di martedì scorso a Roma con i parlamentari delle due correnti in competizione, quella che fa capo al sottosegretario Patrizio La Pietra, vicino a Cenni, e quella dell’onorevole Giovanni Donzelli, “padrino” di Cocci.
Cenni dunque sembra averla spuntata dopo un percorso da montagne russe in cui se l’è dovuta vedere con nomi interni al suo partito, ed esterni, civici o degli altri partiti della coalizione tra cui quelli del sottosegretario agli esteri Giorgio Silli di Noi moderati e di Rita Pieri di Forza Italia. Un giro lungo, ampio e logorante dove i personalismi e le divisioni interne al partito di Giorgia Meloni hanno avuto un grosso peso tanto da rischiare la spaccatura al congresso provinciale dello scorso dicembre, poi risolto con un accordo unitario sul nome di Matteo Mazzanti. Siamo ai titoli di coda di questa battaglia politica che di fatto sembra aver il traguardo al punto di partenza, ossia al nome di Cenni. 61 anni, avvocato, con una lunga militanza politica alle spalle in Alleanza nazionale, nel Pdl e ora in Fratelli d’Italia, Gianni Cenni sembra aver prevalso sul collega di partito e consigliere comunale Tommaso Cocci. Un lungo e duro testa a testa che nei giorni scorsi è stato anche interrotto per far posto a un terzo nome, quello della notaia Alessia Galdo, sparato nel panorama politico cittadino come asso nella manica per risolvere l’impasse interno a Fratelli d’Italia, ma tramontato con la stessa velocità con cui è nato. Il duello Cenni-Cocci è dunque riemerso. Martedì scorso c’è stato un vertice a Roma a cui hanno partecipato entrambi gli aspiranti candidati con i parlamentari di riferimento delle due correnti. A quanto pare a quel tavolo gli animi si sono rasserenati e le diplomazie poi hanno fatto il resto. Qualche altra ora di attesa e poi Gianni Cenni potrebbe davvero salire sul ring. Chi sarà il suo principale avversario non è ancora chiaro perchè anche nel Pd c’è guerra aperta per trovare il successore di Matteo Biffoni. I nomi in ballo sono quelli della consigliera regionale Ilaria Bugetti, del vicesindaco Simone Faggi e del segretario provinciale Marco Biagioni. Un rebus che al momento non ha una soluzione.
Restando dentro la metafora sportiva, Cenni metterà nei guantoni tutta la sua esperienza politica e amministrativa. Nel primo caso ricordiamo il suo ruolo di coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia; nel secondo, oltre ad essere stato assessore all’urbanistica, è stato eletto anche consigliere comunale e provinciale. All’ultima tornata regionale è risultato il più votato del centrodestra anche se non è riuscito a centrare l’elezione anche a causa di una legge elettorale che penalizza la provincia pratese in termini di rappresentanza nel consiglio toscano.
Pratese da generazioni, Cenni può fare presa nel mondo delle professioni a cui appartiene ma anche dell’imprenditoria che ne ha potuto apprezzare l’aplomb british alla guida dell’assessorato all’Urbanistica. In più in questo momento politico ha il vento a favore e tra l’altro appartiene al primo partito in termini di consenso elettorale. Sull’altro piatto della bilancia mettiamo l’incognita divisioni interne a Fratelli d’Italia. Le logiche correntizie freneranno la volata in campagna elettorale? Vincere conviene a tutti, ma in politica non ci sono certezze matematiche.