Continua in casa Pd il confronto, anche serrato, dopo le vicende delle ultime settimane che hanno portato alle dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti e al prossimo commissariamento del Comune. Ieri sera, 26 giugno, al circolo di Galciana si è svolto il secondo round della Direzione, dopo la riunione di martedì a Vergaio. Molti meno i presenti – una quarantina rispetto al centinaio dell’appuntamento precedente – ma con un ospite d’eccezione: il segretario regionale Emiliano Fossi, venuto probabilmente a portare in maniera plateale il suo sostegno alla segreteria pratese. Perché anche ieri, tra gli interventi, si è ripetuto quanto già avvenuto martedì scorso, con una parte del partito che vorrebbe una più chiara assunzione di responsabilità da parte dei vertici. Nessuna volontà di rottura, su questo è praticamente unanime l’adesione alla linea dettata dall’assessore regionale Stefano Ciuoffo con il suo intervento ospitato da Notizie di Prato. Però nemmeno un voler passare uno straccio bagnato su quanto accaduto per poi ripartire come se niente fosse.
Soprattutto, da più parti c’è la richiesta di un vero e proprio pit-stop: una riflessione aperta e franca su quanto successo e sul perché è successo. Mentre la relazione letta martedì scorso dal segretario Marco Biagioni non ha soddisfatto in pieno proprio su questo aspetto. Così come, ad una parte del Pd, gli attacchi alla destra del segretario sono sembrati un modo per sviare il discorso ed evitare di affrontare la questione principale: vale a dire interrogarsi su quale possa essere l’impatto di quanto avvenuto sul proprio elettorato.
La Direzione non si è formalmente chiusa nemmeno ieri sera ed è stata aggiornata a data da destinarsi. Al momento sembra improbabile che si arrivi ad un voto, anche se le varie componenti stanno lavorando sottotraccia per produrre un documento condiviso. Documento che, se verrà trovata la quadra, non potrà prescindere da una riflessione anche sulla gestione del partito.
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