“Con noi i riformisti, con loro il populismo a 5 Stelle. Prato era il simbolo del riformismo, ora diventa quella del populismo”. Non usano mezze parole i partiti che hanno dato vita alla lista Prato merita e hanno scelto di puntare sulla candidatura autonoma a sindaco di Mario Daneri. Nel mirino il Partito Democratico che anche qui ha scelto di allearsi con il movimento di Giuseppe Conte: “Alla luce dell’accordo elettorale tra Pd e 5 Stelle – affermano gli esponenti dei quattro partiti che sostengono la lista “Prato merita”, Veronica Versace Scopelliti (IV), Stefano Micheloni (Azione), Giovanni Luchetti (Libdem) e Paolo Noci (Psi) – si conferma ancora di più la bontà della nostra scelta, quella di un polo liberaldemocratico e riformista, che si pone in una posizione centrale, con una proposta di governo seria e concreta, lontana da facili demagogie e populismi”.
L’accusa al Pd di Biagioni, come a quello della Schlein, è di essere diventato “un partito populista. Di sinistra, ma sempre populista, sulla scia dei Melenchon in Francia e dell’ex leader dei Laburisti inglesi Corbyn, che infatti hanno poi cambiato completamente linea. Dispiace vederli perdere completamente il baricentro riformista che invece avevano fino a qualche anno fa”.
“Aeroporto, multiutility, infrastrutture, impianti di smaltimento rifiuti – proseguono – fino a oggi erano temi divisivi per Pd e 5 Stelle, oggi diventano architrave di un accordo per il nuovo sindaco in virtù di un’operazione di puro trasformismo. Non ci meraviglieremo se la candidata Bugetti si dichiarerà contraria alle scelte effettuate da chi ha governato il Comune fino ad oggi e a favore di ciò che il Pd ha da sempre contrastato. Ma il Pd pratese ormai arriva a sostenere, con la stessa convinzione, l’opposto di quello che sosteneva fino a poco fa. Prato, invece – conclude la nota di Prato merita – ha bisogno di un governo della città in grado di presidiare il terreno dell’apertura e della modernità e valorizzare il potenziale economico esistente nel nostro territorio scommettendo sull’innovazione, la ricerca, la produttività, le imprese, la concorrenza. E’ quello che ci impegniamo a fare: mettere al centro delle politiche del governo cittadino lo sviluppo e la modernità”.
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