Politiche per lo sviluppo del territorio attraverso anche la riorganizzazione della filiera tessile -abbigliamento e del settore del meccanotessile, contrasto allo sfruttamento lavorativo e alla terziarizzazione povera con un piano integrato per la tutela degli sfruttati e il contrasto agli sfruttatori, politiche del lavoro che creino occupazione a tempo indeterminato, contrastino il lavoro povero, il precariato e il part time involontario, infrastrutture con la conclusione dei lavori di quelle già annunciate, giustizia sociale puntando sulla sanità e su una politica della casa. Questi i cinque macrotemi che la Cgil ha individuato nel documento che verrà consegnato ai candidati sindaci dei comuni chiamati alle votazioni il prossimo 8 e 9 giugno. “Sono degli spunti – ha spiegato il segretario generale Lorenzo Pancini –che proponiamo non solo a chi governerà la città, ma anche per la campagna elettorale che stenta a decollare su alcuni punti per noi fondamentali. Una giunta può fare molto per il territorio e lo ha dimostrato il percorso che abbiamo intrapreso insieme a quella uscente con cui sono stati fatti accordi importanti. Con la leva del governo centrale sono arrivati a Prato risorse che hanno permesso di generare occupazione stabile e formata”.
La Cgil è anche impegnata nella campagna referendaria per la raccolta delle firme per l’ammissibilità dei quattro referendum contro i licenziamenti senza giusta causa (art 18 e ecoindennizzo), contratti a termine (introduzione delle casuali) e per chiedere maggiore sicurezza (il committente in caso di infortunio risponde in solido). L’obiettivo è arrivare a 6mila in tutta la provincia, è ammessa anche quella digitale tramite il QrCode. “Sono tutti quesiti importanti- ha sottolineato Pancini – ma per il nostro distretto il più impattante è quello per i contratti di lavoro a termine. Se la norma venisse abrogata potremmo avere un lavoro più stabile. Sono comunque temi noti ai lavoratori che, quando vengono a firmare, non hanno bisogno di spiegazioni. Infatti in due settimane abbiamo superato le 500 firme”
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