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E' un coro di reazioni negative quello che si alza, da destra a sinistra, dopo l'annuncio da parte di Massimo Nigro di voler organizzare una nuova manifestazione il prossimo 23 marzo, chiamando a raccolta in città gli esponenti della Destra storica. Un'annuncio, quello di Nigro – che ha ribadito di volersi candidare a sindaco con la lista Flanella Nera – che sa molto di provocazione, arrivando a pochi giorni dall'assoluzione dalle accuse di apologia del fascismo, per la manifestazione organizzata sempre il 23 marzo ma del 2019, quando era il leader cittadino di Forza Nuova. La data coincide, infatti, con quella indicata convenzionalmente come la nascita del partito fascista di Mussolini.
Un no deciso arriva dal sindaco Matteo Biffoni, che già nel 2019 si fece promotore della grande manifestazione antifascista: "Non ho paura del ritorno del fascismo – dice -, credo che il paese abbia gli anticorpi. Ma purtroppo fatti come quelli accaduti pochi giorni fa ad Acca Laurentia dimostrano come ci sono ancora nostalgici che tengono vivo un virus che va combattuto, perché si situa fuori dall'agone della discussione politica. Io penso che tutte le idee, anche quelle più lontane dalle mie, abbiano ragione di essere, purché però siano all'interno del perimetro comune e condiviso rappresentato dai valori costituzionali. Ecco, mi sembra che queste manifestazioni si mettano fuori da questo perimetro e mi auguro che tutte le forze democratiche si uniscano alla condanna".
Un no deciso arriva dal sindaco Matteo Biffoni, che già nel 2019 si fece promotore della grande manifestazione antifascista: "Non ho paura del ritorno del fascismo – dice -, credo che il paese abbia gli anticorpi. Ma purtroppo fatti come quelli accaduti pochi giorni fa ad Acca Laurentia dimostrano come ci sono ancora nostalgici che tengono vivo un virus che va combattuto, perché si situa fuori dall'agone della discussione politica. Io penso che tutte le idee, anche quelle più lontane dalle mie, abbiano ragione di essere, purché però siano all'interno del perimetro comune e condiviso rappresentato dai valori costituzionali. Ecco, mi sembra che queste manifestazioni si mettano fuori da questo perimetro e mi auguro che tutte le forze democratiche si uniscano alla condanna".
"Basta con queste buffonate nostalgiche – taglia corto Claudio Belgiorno, capogruppo di Fratelli d'Italia in Comune a Prato – è tempo di concentrarsi sui problemi reali della città. Esprimo tutta la mia indignazione per l'idea di organizzare un evento nostalgico in concomitanza con la campagna elettorale. È evidente che gli eventi del 2019 non hanno rappresentato un precedente efficace, ponendoci nuovamente di fronte a un tentativo fallimentare. Questa situazione sembra quasi una manovra volta a consolidare e rafforzare la sinistra, la quale, di fronte a dieci anni di amministrazione inconcludente Biffoni, potrebbe tentare di agitare lo spauracchio di un ritorno al fascismo per delegittimare l’attuale opposizione. Noi del centrodestra siamo attivamente impegnati nella stesura del programma elettorale e nell'organizzazione degli Stati Generali previsti a febbraio, oltre che nell'annuncio del nostro candidato a sindaco. Siamo fermamente contrari a che le storiche piazze della nostra città si trasformino in scenari di raduni nostalgici. Mi oppongo in modo specifico all'utilizzo della piazza delle Carceri, divenuta emblema dell'efficacia amministrazione locale del centrodestra, trasformandosi da desolante parcheggio, sotto le precedenti amministrazioni Pd, alla piazza più amata dai pratesi. Questo luogo, simbolo del nostro impegno per un governo di qualità, non deve essere offuscato da valori non in linea con quelli della nostra comunità, né con quelli del nostro partito, allineato ai principi dei conservatori europei, guidati da Giorgia Meloni".
Parole confermate da quelle del coordinatore comunale di Forza Italia Francesco Cappelli: “Nigro sembra intenzionato a ripercorrere – afferma – la stessa strada controversa che lo ha portato di fronte al tribunale di Prato qualche tempo fa. La scelta di organizzare una manifestazione il 23 marzo, data che ha già suscitato ovvie tensioni in passato, solleva interrogativi sulla reale intenzione di promuovere un dialogo costruttivo e aperto”. “Non possiamo ignorare la storia che circonda questa data – rimarca Cappelli – e la sua connessione con episodi che hanno suscitato preoccupazione e proteste cittadine. Forza Italia sostiene un confronto politico che unisca anziché dividere, contribuendo al bene comune della comunità di Prato, una città che sta affrontando problemi profondi e gravi, come le conseguenze dell’alluvione”.
"Cinque anni fa – dice Daniele Spada, capogruppo consiliare della Lega -, in campagna elettorale, Roberto Fiore e Forza Nuova con la loro carnevalata in piazza del Mercato furono il principale alleato di Biffoni, che cavalcò abilmente lo spettro del pericolo fascista per essere rieletto
A questo giro quei soggetti in maglia nera invece che celebrare nefaste ricorrenze, se ne stiano a casa, non li vogliamo".
“Il Centrodestra di Prato si dissocia con fermezza da questi estremisti – afferma il consigliere e vicepresidente del Consiglio comunale Claudiu Stanasel – e richiede allo stesso modo al sindaco Biffoni e all'intera amministrazione comunale di Prato, così come a tutti i partiti politici rappresentati in Consiglio comunale, di adottare una posizione analoga. È essenziale che il sindaco Biffoni dimostri, almeno in questa occasione, un'adeguata coerenza, evitando di concedere le nostre piazze per riunioni di un ristretto gruppo di nostalgici estremisti, con cui la nostra città non deve identificarsi, né ora né in futuro. Non vogliamo rivivere episodi degradanti come quello del 2019, e neanche i cittadini di Prato lo desiderano. Essi pretendono da noi, rappresentanti delle istituzioni, una posizione decisa e trasparente contro coloro che mirano unicamente a seminare caos e organizzare meschine sceneggiate, con il solo scopo di guadagnare visibilità a scapito del bene comune, per soddisfare le ambizioni di pochi estremisti narcisisti".
"Come Partito Democratico – afferma il segretario provinciale Marco Biagioni – siamo assolutamente contrari alla vergognosa manifestazione fascista indetta per il 23 marzo. Ma siamo anche pronti a tornare in piazza come abbiamo fatto nel 2019".
“Il Centrodestra di Prato si dissocia con fermezza da questi estremisti – afferma il consigliere e vicepresidente del Consiglio comunale Claudiu Stanasel – e richiede allo stesso modo al sindaco Biffoni e all'intera amministrazione comunale di Prato, così come a tutti i partiti politici rappresentati in Consiglio comunale, di adottare una posizione analoga. È essenziale che il sindaco Biffoni dimostri, almeno in questa occasione, un'adeguata coerenza, evitando di concedere le nostre piazze per riunioni di un ristretto gruppo di nostalgici estremisti, con cui la nostra città non deve identificarsi, né ora né in futuro. Non vogliamo rivivere episodi degradanti come quello del 2019, e neanche i cittadini di Prato lo desiderano. Essi pretendono da noi, rappresentanti delle istituzioni, una posizione decisa e trasparente contro coloro che mirano unicamente a seminare caos e organizzare meschine sceneggiate, con il solo scopo di guadagnare visibilità a scapito del bene comune, per soddisfare le ambizioni di pochi estremisti narcisisti".
"Come Partito Democratico – afferma il segretario provinciale Marco Biagioni – siamo assolutamente contrari alla vergognosa manifestazione fascista indetta per il 23 marzo. Ma siamo anche pronti a tornare in piazza come abbiamo fatto nel 2019".
Netta bocciatura alla proposta di Nigro arriva anche dal Partito Comunista Italiano, tramite il segretario Enrico Zanieri: "Già il 23 marzo 2019, allora in occasione del centenario della fondazione dei fasci di combattimento, venne lanciata da Nigro la proposta di una manifestazione per presentare il programma elettorale – dice -. Evidentemente, nonostante l'assoluzione per il reato di apologia di fascismo, il richiamo a quella storia rimane presente e pericoloso, a maggior ragione se pensiamo a quanto occorso ad Acca Laurentia pochi giorni fa. E noi, come nel 2019, chiamiamo a raccolta tutte le forze comuniste e antifasciste per opporre alla destra i valori del lavoro, della giustizia, della pace, della solidarietà. Noi comunisti le periferie di Prato le viviamo, nei mercati rionali ci andiamo, siamo nelle scuole, nei circoli. Adesso è tempo anche di tornare in piazza, perché il tempo del disinteresse è finito".
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