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Un intervento della Regione per chiedere di considerare "energivore" tutte le aziende che compongono la filiera tessile. E' quanto chiede la consigliera del Pd Ilaria Bugetti con una mozione: “La parola d’ordine è competitività – spiega -. Per rendere le nostre imprese più competitive e arginare il fenomeno della delocalizzazione è necessario inserire tutte le imprese attive nel finissaggio dei tessili, degli articoli da vestiario e attività simili, fra quelle ammesse alle agevolazioni di cui godono le imprese energivore, ovvero a forte consumo di energia”.
Con la sua mozione Bugetti chiede alla Giunta di impegnarsi in questo senso presso il Governo e in particolare il ministero dello Sviluppo economico.
“Tutte le lavorazioni del tessile – ha continuato Bugetti- sono assimilabili e possono dunque essere considerate un unico distretto energivoro. Attualmente invece c’è una segmentazione per cui ad esempio la preparazione della filatura, la fabbricazione di tessuti, esclusi gli articoli di abbigliamento, non possono essere ammessi alle agevolazioni”.
La riduzione del costo del costo dell’energia, unitamente al sostegno all’innovazione rappresenta un aspetto fondamentale, specie in Toscana dove è forte la presenza del Made in Italy. “Il rilancio dei settori industriali – si legge nella mozione – passa sia attraverso l’innovazione tecnologica che una sempre maggiore sostenibilità ambientale, nel caso delle imprese energivore il beneficio sarà calcolato utilizzando parametri di consumo basati su standard di efficienza energetica”.
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