Quello andato in scena oggi pomeriggio, 5 maggio, doveva essere il consiglio comunale straordinario dedicato al futuro hub del riciclo tessile che Alia e il Comune vogliono realizzare a Baciacavallo, ma in realtà il tema è finito in secondo piano per uno scontro tra l'ufficio di presidenza e alcuni consiglieri d'opposizione sull'uso della mascherina. Presidente e segretaria generale chiedevano che fosse indossata visto che l'aula era piena di persone a tutela dei dipendenti comunali, ma i consiglieri Claudiu Stanasel del Centrodestra, Carmine Maioriello del M5S e Daniele Spada e Marco Curcio della Lega si sono rifiutati perchè non c'era indicazione obbligatoria ma solo "fortemente consigliata". Un muro contro muro che ha bloccato l'inizio dei lavori per 30 minuti. Per rispetto degli ospiti (categorie economiche e sociali), i quattro hanno accettato di indossare la mascherina per far partire il Consiglio, ma subito dopo l'appello, Spada e Curcio hanno abbandonato l'aula. "Abbiamo chiesto che l'obbligatorietà della mascherina fosse messa per scritto – afferma Spada – ma non c'è stata data perchè l'obbligo non c'è". Stanasel, come Maioriello, invece ha preferito restare "perchè – ha spiegato – faccio parte dei richiedenti e per rispetto dei presenti. Ma sottolineo che ancora una volta il Pd considera questo palazzo come di sua proprietà ed è pronto anche a distorcere la legge dettata dal governo".
In casa Pd, le contestazioni e le divisoni interne sul progetto che hanno caratterizzato gli ultimi mesi, sembrano rientrate. Sia il capogruppo Marco Sapia che il consigliere e segretario provinciale Marco Biagioni hanno ribadito l'importanza di realizzare questo hub per la città e sottolineato l'importanza della dialettica interna per un partito.