Per la costituzione del Comune Unico della Valbisenzio si è tornati al punto di partenza.
Ieri, infatti, è stata protocollata una nuova legge in Regione che annulla la precedente presentata a primavera, entro trenta giorni dovrà arrivare il parere. In caso di conformità, verrà definito il calendario degli incontri informativi per la popolazione e si procederà alla raccolta delle firme per indire il referendum con cui si chiede l'istituzione del nuovo Comune della Valbisenzio.
"L'obiettivo – spiega Massimiliano Masetti portavoce del Comitato – è di arrivare ad eleggere il nuovo sindaco in primavera. Rispetto alla proposta passata, la novità è il percorso che abbiamo fatto. Il progetto parte dal basso, attraverso una condivisione tra i cittadini, quindi una visione meno legata alla politica e più alla società civile. Di fatto i cittadini già utilizzano servizi comuni fra Vaiano, Vernio e Cantagallo. Come dire, manca la formalizzazione legale ma di fatto ormai ragioniamo su un' ottica di amministrazione allargata, che offrirebbe servizi innovativi ed opportunità economiche".
Secondo il comitato, il Comune Unico potrebbe anche risolvere grossi problemi come quello della Sr325. "Come popolazione e dimensioni saremmo il secondo Comune della provincia, e quindi avremmo maggiore peso non solo politico, ma anche economico nei confronti della Regione e dello Stato centrale. E nello specifico potremmo ottenere più fondi per trovare una soluzione condivisa. L’Ente che nascerebbe, infine, raggiungerebbe la competitività necessaria in un contesto sociale che vede processi aggregativi in tutti i settori della società."
Un iter, che resta comunque lungo e in salita e di fatto porterebbe anche a una modifica delle funzioni dell'Unione dei Comuni, che oggi oltre ai servizi associati gestisce anche funzioni proprie della Regione.
Comune unico della Val di Bisenzio, protocollata una nuova legge per la costituzione
Sostituisce quella già depositata in primavera, rispetto alla precedente nasce da una richiesta condivisa tra i cittadini, quindi una visione meno legata alla politica e più alla società civile. Massimiliano Masetti è il portavoce del Comitato
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