Un nome condiviso entro breve senza pacchi già confezionati. A chiederlo è la Lega rivolgendosi ai propri alleati nel centrodestra e in particolare a Fratelli d'Italia, primo partito della colazione.
La metafora è natalizia che dovrebbe essere anche l'orizzonte temporale entro cui arrivare a una scelta: “L’unità non può prescindere dalla condivisione, sia dei programmi che delle persone che saranno chiamate a portarli avanti, badando bene di non confezionare pacchi e pacchetti da prendere o da lasciare da presentare a una città che chiede invece all’intero centrodestra i doni della concretezza, della speranza e di un profilo capace di proporli e di garantirli. Ora è il momento di sedersi e di stringere sui programmi e sui nomi, anche perché non esprimere non significa essere spettatori silenti né accettare imposizioni”.
La Lega quindi, chiede di aprire il confronto e non di arrivare al tavolo con un nome già deciso dentro Fratelli d'Italia come è apparso in questi giorni, complice anche il recentissimo sondaggio del Pd che è andato a mettere il naso anche in casa del centrodestra sondando Giorgio Silli, Gianni Cenni, Chiara La Porta, Tommaso Cocci e Rita Pieri. I risultati non sono stati resi pubblici ma di fatto sono sulle scrivanie dei vertici dei partiti di ogni colore. “Proprio perché la Lega è il partito della concretezza, chiediamo di aprire i lavori nel centrodestra, lasciando da parte i giochi e le ricostruzioni di questi ultimi giorni. Tutto quello che si legge e si sente dire, che susciti più o meno entusiasmo, resta un ottimo argomento di conversazione e nulla più. Prato attende invece risposte e un candidato capace di interpretarle”.
Un invito subito accolto dal neo segretario provinciale di FdI Matteo Mazzanti: “E' un obiettivo che capisco, comprendo e condivido. Sono d'accordo sul fatto che dobbiamo fare il prima possibile e che il confronto con la Lega e gli altri alleati debba essere massimo. Il contatto con i referenti territoriali c'è già stato. Il 7 dicembre si riunirà per la prima volta il coordinamento provinciale uscito dal congresso per tirare le somme e valutare anche l'ipotesi di effettuare un proprio sondaggio. Poi ci incontreremo con la coalizione. Abbiamo una rosa di nomi di livello espressione del territorio”.
Sulla stessa lunghezza d'onda della Lega, Forza Italia che attraverso l'onorevole Erica Mazzetti, coordinatore provinciale, e Francesco Cappelli, coordinatore comunale, pur ricordando al Carroccio la propria imposizione di 5 anni fa, aggiunge: “Non bisogna, in alcun modo, ripetere l’errore di cinque anni fa: un nome imposto dall’alto, gradito al partito di maggioranza relativa nella coalizione ma non agli elettori. Diciamo questo nel massimo rispetto del partito della coalizione primo per voti che legittimamente proporrà uno o più nomi, sui quali ci confronteremo, nelle dovute sedi, nel rispetto di tutti. Unità del Centrodestra, candidato (o candidata chissà) autorevole, e soprattutto squadra di governo – perché quella è la vera sfida – sono le condizioni per convincere una città che ci sta dando segnali di voler cambiare. E come dargli torto dopo dieci anni di rendering e fallimenti! Noi abbiamo fatto le nostre proposte e lavoreremo per una sintesi. Ci piace ricordare che Berlusconi, anche nei momenti di massimo consenso, era solito riservare ruoli di primo piano a tutti gli alleati, anche quelli con meno voti. Questo è il metodo per vincere: allargare, coinvolgere, fare sintesi. Così abbiamo vinto nel 2009, così abbiamo vinto a Poggio a Caiano”.
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