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"Sono al fianco del sindaco di Roma contro la marcia su Roma annunciata per il prossimo 28 ottobre da Forza Nuova. Politicamente continueremo ad avere posizioni diverse, ma dobbiamo combattere uniti contro questa minaccia. Troppi i casi, abbiamo raggiunto il limite di guardia. Non c'è più tempo da perdere". Lo ha detto ieri, 6 settembre, il sindaco di Prato, Matteo Biffoni intervenendo alla tradizionale Marcia della pace a Figline in memoria del martirio di 29 partigiani il 6 settembre 1944 da parte delle truppe nazifasciste in ritirata. Nel suo lungo e articolato intervento il primo cittadino pratese ha chiesto alle tante persone che si erano radunate nella piazza del piccolo borgo, di impegnarsi in prima persona contro i revisionismi e le recenti pericolose minacce ai principi democratici cardine della nostra Costituzione: "Qualcuno pensa di riproporre la pagina più bieca della storia italiana, – afferma Biffoni – altri celebrano le SS, altri ancora tentano di intimidire un parroco. Non possiamo permetterlo. E' ora di tornare protagonisti della veritàò e dei valori democratici di questo Paese. Le leggi non bastano. E' una battaglia culturale che deve vederci tutti impegnati e che deve iniziare da qui se vogliamo essere coerenti con quello che abbiamo celebrato oggi e ogni 25 aprile".
Un appello lanciato anche dalla presidente dell'Anpi Prato Angela Riviello, soddisfatta della recente modifica al regolamento comunale che ora dispone il divieto all'occupazione del suolo pubblico a manifestazioni che istighino all'odio razziale e la ricostituzione del partito fascista (LEGGI), da lei auspicata esattamente un anno fa proprio a Figline: "Non dobbiamo restare indifferenti di fronte a quanto sta accadendo. – ha detto Riviello – C'è necessità di mostrare indignazione e da questa parte stiamo. Abbiamo un debito di riconoscenza verso chi, come i 29 martiri di Figline, ha combattutto per la libertà e ci ha regalato la Costituzione. 95 anni dopo viene riproposta la marcia su Roma ma stavolta non passerà".
Un appello lanciato anche dalla presidente dell'Anpi Prato Angela Riviello, soddisfatta della recente modifica al regolamento comunale che ora dispone il divieto all'occupazione del suolo pubblico a manifestazioni che istighino all'odio razziale e la ricostituzione del partito fascista (LEGGI), da lei auspicata esattamente un anno fa proprio a Figline: "Non dobbiamo restare indifferenti di fronte a quanto sta accadendo. – ha detto Riviello – C'è necessità di mostrare indignazione e da questa parte stiamo. Abbiamo un debito di riconoscenza verso chi, come i 29 martiri di Figline, ha combattutto per la libertà e ci ha regalato la Costituzione. 95 anni dopo viene riproposta la marcia su Roma ma stavolta non passerà".
Come da tradizione, dopo essere partito da Villa Fiorita, il corteo delle autorità, guidato dal corpo dei valletti comunali e seguito dalle associazioni partigiane, ha raggiunto e attraversato l'abitato di Figline. Il sindaco e il prefetto hanno deposto una corona d'alloro al monumento ai 29 martiri, nel luogo dell'eccidio alla presenza delle autorità civili e militari e dei rappresentanti dei Comuni gemellati con Prato.
E.B.
Edizioni locali: Prato