Turismo e cultura con una gestione manageriale, ritorno delle funzioni pubbliche come, ad esempio, gli uffici giudiziari, razionalizzazione dei parcheggi con una permeabilità delle mura antiche che consentano un collegamento più agile con il cuore della città. Queste le principali proposte, tutte contenute nel programma elettorale, che Gianni Cenni, candidato sindaco di Prato del centrodestra, ha portato oggi pomeriggio 10 maggio al dibattito organizzato dai commercianti di Io c’entro, aperto a tutti i candidati.
Un incontro diviso per temi. Il primo: sicurezza. “Intanto – ha detto Gianni Cenni – agevolare e non ostacolare le iniziative imprenditoriali in modo da radicare la presenza di negozi e attività: questo è un primo passo in termini di sicurezza intesa come presidio”. Accanto a questo, telecamere intelligenti e droni per sorvegliare con maggiore incisività il centro storico, e l’istituzione della polizia municipale di prossimità per un contatto diretto, stretto e continuo con residenti e commercianti. E in più: “La revoca delle licenze di quelle attività che rappresentano reali criticità perché punti di riferimento di persone che commettono reati – ha spiegato Gianni Cenni – è un processo il cui iter è competenza del questore ma il cui approdo, per mezzo della prefettura, è l’ufficio del sindaco: io, se sarò chiamato a questo tipo di intervento, ci sarò”.
Altra questione molto sentita e da sempre assai dibattuta è quella dei parcheggi: “Serve anche lavorare sulla mentalità dell’utente – ha spiegato Gianni Cenni – perché in altre città siamo disponibili a fare della strada a piedi per raggiungere il centro e a Prato invece no? Con questo voglio dire che serve pensare ad una razionalizzazione dei parcheggi nel perimetro esterno alle mura: nel mio programma elettorale ho inserito due elementi tra tanti altri e cioè la realizzazione di un parcheggio interrato nell’area del vecchio ospedale dove, peraltro, vorrei portare la sede della polizia municipale, e l’accelerazione delle procedure volte a predisporre un’ulteriore apertura nelle mura storiche in prossimità del vicolo del Tignoso al fine di rendere più immediato il collegamento con l’area esterna”.
Quanto alla ricetta per rivitalizzare il centro storico, Gianni Cenni ha parlato dello straordinario binomio turismo-cultura con una gestione manageriale che individui nuove linee di attrattiva turistica. “La nostra è una città con un patrimonio artistico, storico, culturale di grandissimo spessore – il commento – penso che si potrebbe valorizzare e promuovere, per esempio, un orizzonte inesplorato come quello delle chiese, autentici scrigni di storia e arte, e provare a studiare la possibilità di inserirci nei percorsi del turismo religioso”. Non solo: “C’è anche una questione che riguarda le funzioni pubbliche: è ormai superata quella politica che anni addietro depauperò il centro storico con lo spostamento nelle periferie di buona parte degli uffici. C’è da procedere ad una ricognizione degli edifici vuoti e progettare il ritorno di servizi, ad esempio gli uffici giudiziari che, per loro natura, sono un presidio di sicurezza per la presenza di forze dell’ordine”. Quanto alla pedonalizzazione, altro tema di interesse, Gianni Cenni ha detto: “Serve attenzione, serve delicatezza nell’approccio a questo argomento, serve una visione d’insieme che tenga conto di tutte le esigenze in campo”.
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