Un cerchio con bordo blu, fondo bianco e fili colorati all’interno: ecco il simbolo della lista civica “Gianni Cenni sindaco” che è stato presentato stamani. “Il blu, il rosso e il giallo richiamano il Gonfalone del Comune – spiega il candidato sindaco di Prato del centrodestra – il filo rappresenta l’essenza della nostra storia, la radice della nostra creatività”.
Insieme a Cenni alla presentazione hanno preso parte alcuni dei candidati della sua lista civica: Lorenzo Frasconi, 71 anni, ingegnere ed ex dirigente del Comune di Prato; Vincenzo Palmeri, 62 anni, geometra; Stefano Tesi, 45 anni, consulente della sicurezza sul lavoro, ultras del Prato; Isabella Zingarini, 64 anni, farmacista all’ospedale Santo Stefano; Rosario D’Orsi, 64 anni, presidente del Gruppo sportivo Mezzana; Ilaria Iannotta, 55 anni, imprenditrice tecnico dei servizi sociali; Sandro Ciardi, 57 anni, imprenditore tessile. “Volevo riassumere al meglio la mia cifra che è quella del fare, del realizzare – le parole del candidato sindaco – volevo rappresentare la concretezza e per Prato la concretezza è il filo che si tesse, si annoda, si cuce dando vita alla tela. La nostra sarà tanto grande, strutturata e resistente da reggere progetti veri e idee fattibili: il nostro futuro, insomma, Un simbolo che racconta anche l’apertura a tutte quelle realtà e a tutte quelle persone che vogliono impegnarsi in un progetto costruttivo e propositivo”.
Intanto sempre stamani Cenni ha effettuato un sopralluogo in via Catani, al centro di un progetto di restyling varato dalla giunta Biffoni. “Qui i lavori non servivano – il suo commento dopo aver incontrato alcuni residenti e commercianti -, qui si spendono soldi pubblici per un intervento che nessuno vuole, che non ha una logica e che soprattutto crea situazioni non di potenziale bensì di reale pericolo a causa dell’interferenza tra veicoli, mezzi pubblici e biciclette. Ma si può tollerare che vengano spesi centinaia di migliaia di euro per scontentare i cittadini e mettere a rischio la loro incolumità”?
Decine le persone che si sono presentate all’appuntamento e hanno chiesto il blocco “dello scempio”. “Capisco il malcontento e la preoccupazione – il commento di Cenni – se sarò eletto, apporterò immediatamente modifiche al progetto in corso d’opera”.
Sul versante delle opere pubbliche Cenni ha poi rinnovato la sua contrarietà al tunnel del Soccorso parlando ieri durante l’incontro organizzato all’hotel Datini da Fratelli d’Italia sul tema delle infrastrutture: “Farò di tutto per bloccare un’opera costosa, inutile e pericolosa. Voglio provare a riportare in gioco il progetto del sovrappasso e voglio farlo parlando con la Regione in virtù dei suoi accordi con Anas. Il vantaggio? Risparmiare soldi e investirli nel collegamento con la Val di Bisenzio”.