Se da una parte c’è molta soddisfazione, gli animi sono diversi nel comitato di Cenni in corso Mazzoni a Prato. Il rammarico è tanto, dopo 103 giorni di agenda fitta di impegni in tutti i quartieri della città, Gianni Cenni, non si aspettava un risultato così al primo turno ma non si sottrae e ammette la sconfitta. Seppur deluso promette di restare fedele al 42 percento degli elettori che lo hanno scelto, impegnandosi nei prossimi cinque anni a portare avanti un’opposizione che tenga conto dell’esperienza maturata in questi quattro mesi di campagna elettorale. Cenni, che conserva anche nel momento più doloroso l’amplomb educato e democratico, ha rivolto gli auguri alla nuova sindaca Ilaria Bugetti mentre, annuncia, ci sarà tempo per i bilanci politici. “La città ha avuto paura del cambiamento – le sue parole -, non è stata azzardata nemmeno la varabile del ballottaggio, sintomo che piace un certo modo di fare politica e si cerca la conservazione anche di certi interessi. Pensavamo di offire qualcosa di diverso con il nostro programma, impegnandoci in mezzo alla gente ma la maggioranza silenziosa della città ha fatto vincere il centrosinistra. Niente drammi, ha deciso il consenso popolare e dobbiamo prenderne atto”.
Nessun rimorso nè rimpianto per Cenni, anche la sconfitta rappresenta un punto di partenza dal quale ricominciare a costruire un’opposizione concreta: “Abbiamo dato tutto, in questi mesi abbiamo inontrato molte persone, ne usciamo arricchiti a livello umano. La città è immobile, la voglia di cambiamento evidentemente non è così dominante”. Sul dato politico che emerge, guardando i risultati della coalizione di centrodestra, Cenni accenna un primo commento: “La lista civica è andata molto bene, è un ottimo risultato. E’ ormai chiaro che le proposte politiche alternative alle due grandi coalizioni sono state drenate dal centrosinistra, non ci aspettavamo un risultato così basso delle liste fuori dal bipolarismo al primo turno”.
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